Concorso docenti in estate? “Sì ma solo per classi di concorso esaurite. Esonero per docenti commissioni. Sì a 24 CFU per i neolaureati”. INTERVISTA a Giovannini (Gilda)

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In attesa delle assunzioni dei docenti dai fondi Pnrr e del nuovo sistema di reclutamento. Nel frattempo un concorso straordinario, il cui bando – per quanto annunciato dal Ministro Valditara – dovrebbe arrivare prima dell’estate, per i docenti che hanno maturato 36 mesi di servizio o che sono in possesso dei 24 CFU conseguiti entro ottobre 2022. Di questo si è parlato con Patrizia Giovannini, responsabile nazionale dei precari della Gilda Unams.

Quanto può risolvere il problema del precariato il concorso annunciato dal Ministro che dovrebbe svolgersi in estate e portare circa 35 mila assunzioni?

Si tratta di fondi ultra Pnrr. Qualsiasi forma di reclutamento per noi è sempre positiva. Anzi 35 mila assunzioni sono poche rispetto alle necessità soprattutto sul sostegno.
Bisogna vedere cosa rimane dei pensionamenti e dal decremento della natalità: questo ci lascia un po’ perplessi sulla possibilità che effettivamente questi numeri di immissioni in ruolo siano fattibili. Avremmo voluto avere dal Ministero dei conti più precisi e cioè: a fronte dei pensionamenti e delle iscrizioni quanti perdenti posto e quante classi in meno abbiamo a livello nazionale.

Siamo molto critici sui concorsi e sul fatto che l’Europa ci dia delle regole per assumere e dica che dobbiamo assumere appunto per concorso. E tutti i concorsi che abbiamo in piedi? Sia il concorso ordinario e straordinario del 2020 non sono ancora completamente conclusi. Lo Stem è andato malissimo. Il concorso straordinario bis doveva sopperire allo straordinario 2020 che non si era concluso. Hanno fatto un secondo straordinario che ha fagocitato i posti che dovevano essere di quello precedente. La cosa più assurda è che si doveva concludere entro agosto, in realtà soltanto un terzo dei docenti è stato assunto a settembre, il resto è stato assunto tra dicembre e gennaio col rischio di non riuscire ad avere i 120 giorni utili per l’anno di prova. Abbiamo fatto diverse richieste al Ministero per sistemare questa situazione. Tanti hanno abbandonato la loro classe per assumere il tempo determinato anche in altra regione, con tutte le conseguenze anche sulla continuità.

Ora chiedo: come si può pensare di fare un concorso adesso su queste basi? Abbiamo concorsi che sono in alto mare, due straordinari che non danno seguito effettivo. Un concorso adesso potrebbe risolvere soltanto se il Ministero fosse in grado di fare un sondaggio serio per vedere quali classi di concorso nelle GAE e nelle GM sono completamente esaurite. Per il resto ci sono le graduatorie: bisogna procedere con queste e assumere per quest’anno anche su posto comune dalle GPS, non solo solo su sostegno.

Non si riuscirebbe ad assumere a settembre dal nuovo concorso?

Assolutamente no, non ci sono riusciti con lo straordinario bis fatto in quattro e quattr’otto e dovrebbero farcela ora? Fra l’altro i candidati hanno pagato 128 euro. I soldi sarebbero dovuti servire a pagare le commissioni che così non si sarebbero dovute dimettere. Quello che va sottolineato è che se i concorsi non funzionano ciò è dovuto al fatto che le commissioni non possono essere effettivamente deputate a svolgere questo compito di selezione perché non sono state retribuite e non è stato previsto per i docenti che ne fanno parte neanche l’esonero dal servizio. Moltissimi, infatti, si dimettono in corso d’opera, il motivo per cui i concorsi sono andati così alle lunghe è proprio questo. L’USR Lazio ha faticato parecchio per trovare commissari. Il concorso ordinario 2020 si sta per concludere, forse quest’anno, dopo tre anni dall’emanazione e dopo tutti gli errori registrati nei questionari delle prove scritte.

I test a crocette saranno aboliti e si tornerà alle risposte aperte

Dopo il flop non poteva essere diversamente. In tutte le classi di concorso ci sono stati problemi. Da questo si è potuta però evincere la competenza degli esaminatori. Con le risposte aperte la valutazione sarebbe stata invece discrezionale. E allora torno a dire che per le commissioni servono docenti qualificati, scelti, pagati e che abbiano un esonero.
Senza un controllo delle commissioni e del loro lavoro i concorsi non possono funzionare. Un concorso dovrebbe essere monitorato dall’alto. Altrimenti è meglio non farli. Mi auguro che il Ministro sia attento a questo e che ascolti le Organizzazioni sindacali. Come Gilda avevamo già preannunciato lo scenario che poi si è verificato con i concorsi sia ordinario che straordinario.

E poi il sostegno: tanti posti in deroga ogni anno. Cosa bisognerebbe cambiare?

Due terzi di posti in deroga. Gli studenti con disabilità hanno bisogno di continuità più degli altri. E’ giusto continuare ad assumere dalle prime fasce dalle GPS anche perché gli specializzati hanno già superato una selezione con il TFA.
Noi abbiamo pensato a un’apertura generale del TFA, ma se questo non fosse possibile per le università, che almeno si tenti di aumentare il numero dei posti e che si rendano più accessibili le selezioni in ingresso, così si potrebbe immettere in ruolo più docenti specializzati.

Come affrontare il passaggio dai 24 CFU ai 60 CFU previsti dalla riforma del reclutamento, in vista dell’aggiornamento delle GPS nel 2024?

In questo momento siamo nel limbo: i 24 CFU sono ‘scaduti’ il 31 ottobre, per i 60 CFU bisognerebbe organizzarsi con le università. Ora servirebbe una norma per mantenere i 24 CFU per tutti i ragazzi che si stanno laureando e non sanno come entrare nelle GPS l’anno prossimo. La riforma Bianchi andrebbe comunque completamente rivista non solo rispetto ai crediti (60 CFU) necessari per accedere ai concorsi e alle graduatorie per le supplenze.

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