Intelligenza artificiale non creerà nuove cattedre e non ne taglierà sostituendo gli insegnanti. Semplicemente velocizzerà ruoli, supplenze e pagamento stipendi

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Calo demografico, accorpamento istituzioni scolastiche, razionalizzazione dei posti di potenziamento della didattica, altro che aumento di cattedre. E non ci verrà in aiuto neppure l’intelligenza artificiale che, a quanto raccontano, non ha poteri moltiplicatori della popolazione scolastica.

Calo demografico

A Milano, è notizia di ieri, si perderanno 115 classi di primaria a seguito di un calo di studenti pari a 2.122 unità, sebbene ci sia un aumento di richiesta di tempo pieno che dovrebbe arginare la necessità in calo di insegnanti salvando l’organico regionale.

In Sicilia, dalla parte opposta dello Stato italiano, in 10 anni si sono persi 100mila studenti e 77 istituzioni scolastiche. Va decisamente peggio che altrove, dato che a perdersi in un anno sono stati 12.151 studenti.

Se guardiamo alle proiezioni effettuate dal Ministero, fra 10 anni gli studenti saranno decisamente meno. Nel 2023/24 il calo registrato è stato di 130mila studenti distribuito su tutta la penisola (isole incluse), che se mantenuto porterà a perdere circa 1,2 milioni di studenti in 10 anni.

Organici

Calano gli studenti, si tagliano le cattedre. Una conseguenza logica, sebbene l’attale Governo si sia impegnato a mantenere lo stesso organico.

C’è, a guardar bene, da ricordare che il precedente Governo tecnico, con Bianchi all’istruzione, ha preventivato nel PNRR una “razionalizzazione dell’organico di diritto effettuata a partire dall’anno scolastico 2026/2027″, in via prioritaria sui posti di organico per il potenziamento, decurtandoli dai posti lasciati liberi dai pensionamenti”.

I tagli, quindi ci saranno, pari a 9.600 cattedre per finanziare la formazione dei docenti e la IA non ci salverà.

Non ci saranno più cattedre grazie all’Intelligenza Artificiale

L’intervento salvifico dell’Intelligenza Artificiale per la creazione di nuovi posti di lavoro è partito probabilmente da un equivoco, nato nella giornata di ieri, relativamente ad alcune interpretazioni sul resoconto delle parole del Ministro Valditara legate novità della “sburocratizzazione” di alcune procedure.

Infatti, il Ministro ha annunciato l’utilizzo della nuova tecnologia per migliorare le tempistiche di copertura “delle cattedre dall’inizio dell’anno scolastico, con una sorta di reingegnerizzazione delle procedure”, accelerando l’assegnazione dei docenti e realizzando “una gestione più efficiente su tutto il territorio nazionale e favorire maggiore trasparenza“. A ciò si aggiunge che la IA sarà utilizzata per ricostruire le carriere dei docenti che vogliono andare in pensione, per pagare più celermente il personale che ha prestato servizio a tempo negli istituti scolastici. Nulla più.

Intelligenza Artificiale non taglierà cattedre, sostituendosi ai docenti

Altra questione affrontata ieri dal Ministro, restiamo in tema di Intelligenza Artificiale, riguarda il ruolo del docente. Il Ministro ha voluto tranquillizzare quanti sono preoccupati di venire sostituiti dai “robot” o da schermi 4K. Per il momento e si ipotizza per lungo tempo (forse per sempre, ma chi può dirlo …) i docenti non potranno essere sostituiti dall’Intelligenza Artificiale, ma dovranno imparare ad utilizzarla, a gestirla e a sfruttarla per migliorare e potenziare la didattica. Ne apprezzeranno le reali magie.

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