Pezzo di metallo nella pasta a scuola: alunno di terza primaria rischiò di soffocare. A processo la società responsabile della mensa

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Due frammenti di lamiera contorti in un piatto di pasta e un capello in un pezzo di focaccia: un pericolo mortale per uno studente di terza primaria.

Per fortuna, il piccolo è riuscito a evitare di ingoiare il boccone, ma la paura è stata immensa. Ancora più grande è stata l’ira dei genitori, che hanno denunciato l’incidente alla polizia locale. La società responsabile del servizio mensa presso una scuola primaria in provincia di Lecce è finita nel mirino delle indagini, in particolare la sua amministratrice, una donna di 48 anni residente in un comune del Salento.

Il processo inizierà il 6 giugno presso il Tribunale monocratico della seconda sezione penale. Secondo l’accusa, in qualità di amministratore unico della società incaricata del servizio mensa scolastica dell’istituto comprensivo di Vernole, la donna avrebbe distribuito pasti contaminati, in quanto all’interno dei pasti destinati ai bambini presso la scuola sono stati trovati due oggetti metallici e un capello. Testimonianze di altri bambini sembrano confermare che non si tratta di un caso isolato.

In passato, secondo quanto segnala La Repubblica, gli studenti avevano trovato corpi estranei come vermi, terra nelle verdure e reti metalliche solitamente utilizzate per pulire le stoviglie. Tuttavia, nessuno aveva mai denunciato tali incidenti. È stato il padre di uno studente di terza primaria a farlo dopo quanto accaduto il 22 gennaio 2021. Mentre mangiava un piatto di pasta, il bambino ha avvertito un corpo estraneo in bocca e istintivamente ha sputato il boccone, attirando l’attenzione dell’insegnante presente in classe. L’insegnante si è avvicinata e ha constatato che nel boccone c’erano due frammenti di lamiera contorti.

Pochi minuti dopo essere arrivato a scuola, il padre si è preoccupato delle condizioni di salute del figlio, che era visibilmente scosso e lamentava un strano sapore metallico in bocca. Fortunatamente, non è stato necessario chiamare il servizio di emergenza medica, ma le sorprese negative non si sono fermate qui. Infatti, mentre il bambino stava per consumare un pezzo di focaccia, è emerso un capello dall’impasto.

Il genitore non ha perso altro tempo e poco dopo si è recato alla caserma locale per sporgere denuncia. Gli oggetti indesiderati e gli alimenti sono stati sequestrati.

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