Chi non usa tablet e pc a scuola legge meglio. I genitori che amano leggere trasmettono l’amore per i libri ai figli. I dati PIRLS-Invalsi

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Secondo l’indagine Pirls 2021 si è riscontrato che gli studenti che non utilizzano dispositivi digitali per le attività scolastiche ottengono risultati migliori in lettura.

Inoltre, è emerso che gli studenti che frequentano scuole in cui la maggioranza proviene da famiglie benestanti hanno punteggi di lettura mediamente più alti (+31 punti) rispetto a quelli che frequentano scuole in cui la maggioranza proviene da famiglie economicamente svantaggiate. Tuttavia, questa differenza è inferiore alla media internazionale (42 punti).

Nel contesto italiano, nelle diverse aree geografiche, si osserva una variazione dei punteggi di lettura. Nelle aree del Nord Ovest e del Nord Est non si rilevano differenze significative, mentre nel Centro si registrano 24 punti di differenza e nel Sud e nelle Isole si registrano rispettivamente 44 e 46 punti di differenza.

L’indagine mostra inoltre che il 53% degli studenti frequenta scuole in cui i dirigenti non riscontrano problemi rilevanti legati al comportamento degli studenti, mentre il 31% frequenta scuole con problemi minori e il 16% frequenta scuole con problemi rilevanti.

Analogamente ai risultati internazionali, anche in Italia gli studenti delle scuole in cui non si riscontrano problemi rilevanti ottengono risultati mediamente migliori in lettura (+20 punti) rispetto a quelli delle scuole con problemi moderati o seri. Questa differenza è particolarmente significativa nel Sud, dove gli studenti delle scuole senza problemi rilevanti hanno ottenuto risultati superiori di 40 punti rispetto a quelli delle scuole con problemi moderati o seri.

Diversi fattori influenzano la lettura

L’Indagine mette in luce diversi fattori che influenzano il rendimento degli studenti nella lettura.

Un alto indice socioeconomico e culturale è associato a migliori risultati di apprendimento nella lettura. Inoltre, gli studenti i cui genitori coinvolgono frequentemente i figli in attività prescolastiche ottengono risultati migliori rispetto a coloro che ricevono coinvolgimento sporadico.

Secondo l’indagine, gli studenti il cui genitori dichiarano che i loro figli possedevano buone competenze di pre-lettura e pre-scrittura prima di iniziare la scuola primaria ottengono punteggi più alti rispetto a coloro che partono da una base più debole in queste abilità.

Un altro fattore importante è l’amore per la lettura. Gli studenti che amano molto leggere ottengono risultati migliori nella performance di lettura rispetto a quelli che mostrano un interesse limitato per la lettura. Questo risultato è statisticamente significativo sia a livello nazionale che nel Sud e nelle Isole italiane. Inoltre, gli studenti che hanno fiducia nelle proprie capacità di lettura conseguono punteggi migliori nella scala di performance in lettura in tutto il paese.

L’Indagine evidenzia l’importanza di questi fattori nel determinare il successo degli studenti nella lettura. Il coinvolgimento dei genitori nelle attività prescolastiche, le competenze di pre-lettura e pre-scrittura, l’amore per la lettura e la fiducia nelle proprie abilità sono elementi chiave per favorire il rendimento degli studenti nella lettura in Italia.

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