Crepet: “Assurdo che i ragazzi vadano a scuola con vodka”. L’appello a genitori e insegnanti: “Vigilare è vostro dovere”

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Lo psichiatra Paolo Crepet, interviene, ancora una volta sui giovani, focalizzandosi in particolare sul consumo di alcol. Non ha esitato a esprimere critiche severe nei confronti dei genitori, che, secondo lui, sono spesso i principali responsabili del comportamento dei loro figli.

A La Stampa Crepet puntualizza: “Invito i genitori a dimostrarsi più responsabili e attenti, in particolar modo nelle città in cui, purtroppo, la vendita di droga nelle piazze è quasi ‘tollerata’. Sollecito inoltre lo Stato a svolgere il suo compito, ossia garantire il rispetto delle norme esistenti, se non vogliamo assistere alla crescita di una generazione di individui lobotomizzati e anestetizzati, che ricorrono all’alcol per affrontare i problemi quotidiani, perdendo così la bellezza della gioventù. Tra qualche anno ci potremmo trovare di fronte a un disastro sociale, e a quel punto avremmo tutti fallito.”

E ancora: “È vano che i dirigenti scolastici persistano nell’affermare di non poter controllare gli studenti in quanto non sono sceriffi. La situazione dei ragazzi che vanno a scuola con vodka nelle bottiglie d’acqua è assurda. In una occasione, collaborando con la questura di Roma, ho ascoltato un’intervista ‘segreta’ a un adolescente che ammetteva di essere arrivato a bere il suo decimo spritz, assurdo”.

Infine aggiunge: “Lo stato non deve essere repressivo, ma più attento verso le nuove generazioni. Controlli più rigidi nei locali che servono alcolici a minori e maggiori sanzioni”.

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