Educazione finanziaria e civica, ben vengano ma servono docenti esperti e orari aggiuntivi: la posizione Anief espressa oggi in Senato

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L’idea di introdurre delle ore nelle nostre scuole di educazione finanziaria e di educazione civica va valutata in modo positivo, ma solo se a spiegare queste discipline siano insegnanti esperti e con orari aggiuntivi agli attuali, quindi senza sottrarre nulla dalle altre materie.

A dirlo è stata oggi la delegazione del sindacato Anief, nel corso di una audizione svolta presso la VII Commissione del Senato sull’introduzione dell’educazione finanziaria nelle scuole.

“Il sindacato – ha spiegato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ha detto che ben vengano le proposte di legge, peraltro sono state anticipate nel decreto competitività dopo anni di raccomandazione anche da parte degli organi europei. Il giudizio è positivo ma a tre anni dalla sperimentazione dell’introduzione di educazione civica nel curricolo, come materia trasversale, si è denunciata la necessità di prevedere un monte ore aggiuntivo rispetto a quello curricolare in ogni ordine e grado. Come non può essere positiva la scelta di affidarne l’insegnamento in modo generico al consiglio di classe: servono, piuttosto, insegnanti specialisti di diritto ed economia nella secondaria, peraltro 5 mila di loro sono stati già assunti con l’organico aggiuntivo”.

“Abbiamo anche ricordato ai senatori presenti, di inserire nelle nuove linee guida l’importante tema della cittadinanza europee con spazio adeguato da dare allo studio della normativa e delle istituzioni europee”, ha detto Daniela Rosano, segretaria generale del sindacato autonomo Anief

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