Assegnazione provvisoria docenti, Uil Scuola: “Proroga del contratto precedente. No ai blocchi di mobilità”

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Si è aperta la trattativa sulle assegnazioni provvisorie e utilizzazioni fra Ministero e sindacati: l’amministrazione propone un nuovo CCNI mentre le organizzazioni sindacali, come la Uil Scuola, spingono per una proroga del contratto.

Secondo la Uil Scuola, infatti, se non si prevede l’ultrattività del contratto precedente, che non prevede vincoli, con possibilità di domanda per tutti (compresi i docenti che hanno un contratto a tempo determinato da GPS I fascia e concorso straordinario bis finalizzato al ruolo), non ci sono i presupposti per la firma di un contratto che contiene vincoli.

La proposta del Ministero

In apertura di incontro il Ministero, si legge sul report del sindacato Uil Scuola, ha presentato alle organizzazioni sindacali la bozza del CCNI per gli anni scolastici 2023/24, 2024/25 e 2025/26.
Rispetto ai requisiti da possedere e alle modalità di presentazione delle domande, il contratto non si discosta da quello del triennio precedente. Al contrario, si differenzia per la presenza di diversi blocchi, introdotti per legge (decreto-legge n. 36/2022 e decreto-legge n. 44/2023 in corso di conversione), che riguardano il personale docente, compresi i docenti a tempo determinato da GPS I fascia e da concorso straordinario bis a cui non si permette, secondo la bozza, di presentare domanda per l’a.s.
2023/24, osserva la Uil.

La posizione della Uil Scuola

Il sindacato guidato da Giuseppe D’Aprile, ha ricordato al Ministero come la questione dei “blocchi” sulla mobilità per il personale docente sia stato l’ostacolo principale che non ci ha consentito di firmare il contratto integrativo sui trasferimenti. “Non c’è stata infatti la volontà politica e amministrativa di permettere a tutte le persone coinvolte nella mobilità di trasferirsi: è stato solo rinviato di un anno il vincolo triennale di permanenza sulla stessa sede per docenti i neo – assunti in ruolo, mentre sono stati confermati i vincoli per il resto dei docenti”.

Per la UIL ciò è stata una operazione che ha avuto come unico obiettivo la divisione del personale.
Coerentemente, “la nostra posizione non cambia neanche rispetto al contratto integrativo sulle assegnazioni, che segue comunque la logica dei blocchi. Se la bozza sarà confermata, infatti, i prossimi docenti neo – assunti in ruolo con contratto a tempo indeterminato (2023/24) e i docenti che accetteranno un contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo su posto di sostegno dalle GPS di I fascia l’1/9/23, non potranno presentare domanda di assegnazione a partire dall’anno scolastico 2024/25″.

Analoga situazione interessa una parte dei docenti per il prossimo anno scolastico, spiega il sindacato: tutti i docenti che oggi si trovano con un contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo (I fascia GPS sostegno e concorso straordinario bis), ai quali il Ministero nega la possibilità di assegnazione provvisoria per l’a.s. 2023/24 perché docenti non ancora immessi in ruolo (lo saranno ’1/9/2023).

Per la UIL, a questo personale deve invece essere garantita la possibilità di presentare domanda di assegnazione provvisoria, in modalità cartacea, analogamente al personale già a tempo indeterminato, considerando che con il Contratto integrativo del 2019/22 tale possibilità è stata data ai docenti assunti con concorso “ex Fit” nel 2019 con una apposita sequenza.

Pur condividendo la necessità che sia assicurato l’avvio delle operazioni propedeutiche all’inizio dell’anno scolastico, “la nostra urgenza è quella di intraprendere una vera trattativa che dovrà basarsi però su un reale confronto tra le parti per raggiungere accordi condivisi, il cui punto di partenza, per la UIL, deve però essere quello di riconoscere al contratto lo strumento idoneo per derogare alle norme di legge, considerando che le regole che saranno stabilite avranno validità triennale. Diversamente non siamo nelle condizioni di firmare un contratto che contiene blocchi di legge per tutta la vigenza del Contratto, senza nessuna possibilità di deroga, e abbiamo evidenziato anche la necessità di attendere lo sviluppo del quadro normativo che non è definito (il decreto-legge n. 44/2023 è ancora in corso di conversione), nonché della trattativa in corso all’ARAN sul rinnovo del CCNL nazionale, rinnovo che potrebbe portare a significativi cambiamenti, anche in termini di mobilità”.

Per tali motivi la UIL Scuola ha proposto, in coerenza con il precedente anno scolastico, che tutti i docenti, compresi quelli assunti l’1/9/2022 con contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo – I fascia GPS sostegno e concorso straordinario bis – siano messi nelle condizioni di poter richiedere assegnazione provvisoria per l’anno scolastico 2023/24.

Ciò è possibile attraverso una proroga, per un ulteriore anno scolastico, del CCNI 2019/22, che non contiene vincoli, con possibilità di interpretazione autentica nella parte in cui nel 2019 si è permessa l’assegnazione provvisoria, in modalità cartacea, ai docenti cosiddetti “ex FIT”, specificando che quella sequenza è applicabile, per analogia, a tutti i docenti che oggi hanno un contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo.

L’amministrazione si è riservata di proporre un testo per la prossima settimana, conclude il sindacato Uil Scuola.

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