Confindustria attacca: “La scuola è sempre al centro dei programmi elettorali per poi essere dimenticata”

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“In Italia ci sono tre milioni di Neet, ragazzi che non studiano e non lavorano, un abbandono scolastico stabilmente a doppia cifra, con picchi drammatici al Sud, un tasso di disoccupazione giovanile tra i peggiori a livello internazionale. Significa che in Italia un problema c’è: governi e politica, in questi anni, hanno perso di vista i giovani. E la scuola è sempre al centro dei programmi elettorali per poi essere dimenticata”.

Così Giovanni Brugnoli, Vicepresidente per il Capitale Umano di Confindustria nel corso del suo intervento agli “Stadi Generali dell’Orientamento” organizzati da Confindustria a Forsinone.

Quasi 4 mila gli studenti provenienti da tutta Italia che hanno ascoltato le testimonianze e i consigli per scegliere i percorsi di studio che offrono le maggiori opportunità di occupabilità e dunque più vicini al sistema industriale.

Ma il nostro Paese, che è la seconda potenza manifatturiera d’Europa, non può permettersi un simile spreco di talenti. Eppure gli Its Academy sfiorano il 90% di placement. L’Italia deve quindi far decollare quella seconda gamba professionalizzante che ha fatto la fortuna di mezza Europa e puntare sulle materie scientifiche ad alto contenuto di innovazione. II Pnrr destina 19,44 miliardi di euro al potenziamento dell’istruzione. Una quantità di risorse senza precedenti che dobbiamo spendere e, soprattutto, farlo bene: sulla formazione, sull’edilizia scolastica, sui collegamenti con il mondo del lavoro. La scuola è il vero investimento sul futuro. Non sprechiamo questa opportunità“, ha proseguito.

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