Più docenti in cattedra all’avvio dell’anno scolastico, la sfida di Valditara. Missione (quasi) compiuta in passato da Patrizio Bianchi

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Tutti gli insegnanti, di ruolo e supplenti, in cattedra per l’avvio dell’anno scolastico. Si tratta del “sogno” di ogni dirigente scolastico. Un sogno che specialmente negli ultimi anni diventa sempre più un miraggio. Valditara lancia la sfida affidandosi al suo piano di semplificazione. Nel recente passato solo Patrizio Bianchi aveva ottenuto un risultato quasi soddisfacente.

Il piano di semplificazione della scuola, presentato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, prevede infatti fra le varie missioni proprio quella di avere tutti i docenti al proprio posto allo start delle lezioni.

Il progetto punta a garantire maggiore copertura delle cattedre sin dall’avvio dell’anno scolastico. Si prevedono diversi interventi, come la velocizzazione degli adempimenti per i pensionamenti, l’individuazione di soluzioni procedurali, organizzative e tecnologiche per poter effettuare le nuove nomine in tempi utili all’avvio dell’anno scolastico e una più veloce gestione delle supplenze brevi.

Lo stesso Valditara, in una recente uscita pubblica, ha detto: “Il tema della semplificazione è un tema doveroso. Il piano riguarda la scuola, temi strategici, importanti. Ad esempio regolarizzare l’avvio dell’anno scolastico, più docenti in cattedra dall’inizio dell’anno scolastico”.

L’impresa è ardua. Ma per Valditara si tratta di una sfida per garantire al prossimo anno scolastico quella regolarità di cui la scuola ha bisogno.

Sfida doppia, se si considera anche il terreno politico: Patrizio Bianchi, l’ex numero uno di Viale Trastevere, ha provato per due anni scolastici a raggiungere l’obiettivo. Il risultato è stato soddisfacente nel complesso, per Patrizio Bianchi: “Abbiamo anticipato di due settimane le procedure, sia per le immissioni in ruolo che per le supplenze.  Allo stato attuale ripartiamo con un anno scolastico in cui non mancano i docenti. Abbiamo 800 mila insegnanti, di questi insegnanti abbiamo fatto 7 procedure di concorso per mettere in ruolo, stiamo andando a consolidare”, spiegava lo scorso settembre, quando ancora era in carica come Ministro.

Alla fine non tutti gli insegnanti si sono ritrovati al proprio posto, specie per le supplenze. Ma senza dubbio vi è stato un passo avanti rispetto al passato.

Adesso Valditara punta su un piano che fa leva sulla digitalizzazione di tutti i sistemi legati alla scuola.

“Uno degli impegni principali che abbiamo assunto e che stiamo mantenendo è realizzare un serio intervento di sburocratizzazione della scuola, perché questa possa concentrarsi sulla sua missione principale: l’attività educativa. Con il Piano per la semplificazione puntiamo a migliorare la qualità della nostra scuola, rilanciamo e finalmente completiamo l’autonomia scolastica, introducendo nuove forme di coordinamento e di sostegno”, ha dichiarato il Ministro Valditara spiegano il piano.

Le immissioni in ruolo previste

Ancora non abbiamo numeri ufficiali ma il Ministero dell’Istruzione e del Merito, per quanto riguarda i docenti, punta ad assumere il prossimo anno scolastico poco più di 50 mila nuovi insegnanti.

Il piano straordinario per il prossimo anno conterà circa 56mila docenti

Sostegno

19.472 docenti di sostegno, di cui:

  1. 17.126 con la procedura speciale di assunzione dalle graduatorie provinciali per le supplenze;
  2. 2.347 con scorrimento di altre graduatorie vigenti.

Le assunzioni per questi nuovi docenti prevedranno la stipula di un contratto a tempo determinato, trasformato in indeterminato dopo l’anno di formazione e prova, con prova finale selettiva grazie a:

  • integrazione del comitato di valutazione con componenti esterni alla scuola;
  • test finale e lezione simulata.

Per i posti eventualmente residui, si attiverà una call veloce a livello interregionale

Posti comuni

38 mila unità così suddivise:

  • 36 mila per scorrimento dei concorsi, compresi gli idonei
  • 2 mila dalle GAE.

In questo modo si arriverà a circa 56mila assunzioni  in ruolo. Da precisare: questa è la richiesta che il Ministero farà al MEF, poi bisognerà attendere la risposta.

Precariato e supplenze

Ma l’avvio regolare dell’anno scolastico per quanto riguarda le cattedre passa molto spesso dai posti a supplenza dati ai precari. E qui la situazione è complicata.

Secondo i dati diffusi dal Ministero ed elaborati al 5 novembre 2022, i posti supplenti per l’anno 2022 sono complessivamente 217.693. Il numero dei posti supplenti è ai massimi livelli per le scuole superiori.

Per le scuole secondarie si calcola complessivamente 78.000 posti supplenti, 54.000 per le scuole medie, 67.000 per le scuole primarie e 17.000 per le scuole dell’infanzia.

Si tratta di un trend iniziato già da tempo: dal 2015/16 al 2020/21, le cattedre a tempo determinato sono aumentate del 112%, passando da 100.277 a 212.407, parlando di posti per nomina annuale.

I DATI SULLE SUPPLENZE

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