Inclusione scolastica alunni con disabilità del secondo ciclo di istruzione, la Regione Lombardia aggiorna le linee guida

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La giunta regionale della Lombardia ha approvato l’aggiornamento delle Linee Guida per i servizi di trasporto scolastico e di assistenza all’autonomia e comunicazione personale a favore degli studenti con disabilità del secondo ciclo.

Trasporto scolastico

Sono destinatari del servizio di trasporto scolastico gli studenti con disabilità fisica, intellettiva e sensoriale:

  • residenti in Lombardia oppure in altri Comuni fuori dal territorio regionale ma con specifiche situazioni familiari (a titolo esemplificativo: affido presso famiglie residenti nella Regione, collocamento presso famiglie/comunità del territorio regionale disposto dal Tribunale competente);
  • frequentanti istituti scolastici secondari di secondo grado o percorsi di IeFP per il raggiungimento della qualifica e del diploma professionale;
  • privi di autonomia per raggiungere la sede scolastica/formativa;
  • in possesso di certificazione di disabilità e di diagnosi funzionale e/o profilo di funzionamento redatti dall’Ente Certificatore, pubblico o privato accreditato, nei quali sia esplicitata la necessità di trasporto (Verbale del collegio di accertamento per l’individuazione dell’alunno disabile, ai sensi del D.P.C.M. n. 185/2006, della DGR n. 3449/2006, integrata dalla DGR n. 2185/2011).

Assistenza per l’autonomia e la comunicazione

Il servizio di assistenza per l’autonomia e la comunicazione degli studenti con disabilità è
funzionale ai processi di apprendimento, di socializzazione e di potenziamento delle relative
capacità in ambiti quali l’autonomia e la gestione degli aspetti cognitivi e relazionali.
Il servizio è erogato dai Comuni, che si avvalgono della specifica figura dell’assistente educativo.

Agli assistenti educativi inseriti negli istituti scolastici/formativi è richiesto lo svolgimento delle seguenti attività:

  • assistenza educativa individualizzata, svolta nel contesto della classe alla quale lo studente appartiene e anche nell’ambito dell’istruzione serale, e che si sviluppa in relazione al gruppo classe, oltre al corpo docente e all’insegnante di sostegno, con i quali l’assistente educativo è tenuto a coordinarsi e confrontarsi, oltreché a condividere informazioni, anche mediante ore contrattualmente definite;
  • assistenza educativa individualizzata, mediante la partecipazione alle attività che si svolgono fuori dalla classe e che vedono la partecipazione dello studente, come ad esempio i viaggi di istruzione oppure attività ludiche o culturali in orario scolastico;
  • raccordo con la famiglia e con gli altri soggetti coinvolti nella vita scolastica, anche mediante ore contrattualmente definite;
  • nella prospettiva del progetto individuale, previsto sia dalla Legge 328/2000 sia dalla Legge 112/2016, laddove previsto dal Comune, all’assistente educativo è richiesto anche di prestare attività nei momenti extra-scolastici, come attività estive o pomeridiane;
  • l’assistente educativo non è tenuto alla compresenza né con il docente di sostegno né con la figura specializzata dedicata agli studenti con disabilità sensoriale. La compresenza è garantita solo in casi specifici riconducibili a progetti ad hoc, possibilmente a termine con esplicite data di inizio e di conclusione, e solo se la valutazione e quindi il profilo di funzionamento dello studente ne attesta il reale fabbisogno;
  • prendere parte alle riunioni dei Gruppi per l’inclusione, attivi in Istituti nonché previsti dalla normativa in vigore, e alla redazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI);
  • laddove previsto e nei casi in cui lo studente con disabilità partecipi, all’assistente è richiesto anche di garantire la presenza e assistenza nei contesti di tirocinio per gli studenti della IeFP e dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PTCO) delle scuole secondarie di secondo grado. Diversamente, se lo studente non è coinvolto in attività di tirocinio/PCTO, la presenza dell’assistente deve essere riformulata in funzione degli obiettivi (ad esempio, orientamento e spostamento, cambio, eccetera), anche attraverso l’introduzione di una banca ore.

Linee guida aggiornate

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