Troppe ore davanti agli schermi per motivi scolastici, disturbi del sonno in aumento tra bambini e adolescenti

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Le restrizioni adottate per contrastare la pandemia da Covid, tra cui la chiusura delle scuole, ha fatto aumentare drasticamente l’utilizzo di dispositivi mobili fra i bambini e i giovanissimi, con conseguenze importanti sul sonno e l’aumento dei disturbi a esso correlato. Lo rileva uno studio condotto e coordinato dall’ospedale Pediatrico Bambino Gesù con l’Università La Sapienza e di Tor Vergata.

L’indagine ha coinvolto più di 1000 bambini e adolescenti tra i 2 i 18 anni ed è stato realizzato tra aprile e giugno 2021

Il 6,3% frequentava l’asilo nido, il 23,5% la scuola d’infanzia, il 39,7% la scuola primaria, il 15,9% la scuola secondaria di primo grado, il 12,9% le scuole secondarie di secondo grado. L’1,7% degli intervistati non era ancora scolarizzato.

Rispetto al periodo prima delle restrizioni per il Covid il tempo di esposizione agli schermi è oltre tre volte maggiore per motivi scolastici: si è passati da meno di un’ora a più di tre ore e mezza al giorno. Tra le restrizioni più importanti per limitare il contagio da Covid vi è stata la chiusura delle scuole con il ricorso alla Dad per seguire le lezioni da casa.

I dati dello studio hanno dimostrato una correlazione tra l’aumento dell’uso di dispositivi elettronici durante il Covid e l’aumento dei disturbi del sonno. Ma c’è un altro elemento molto importante. E cioè che lo stile di vita dei bambini e di ragazzi è cambiato profondamente. Ormai i dispositivi elettronici fanno parte della loro vita, sia scolastica che sociale, e questo persiste anche ora che siamo molto lontani dalle chiusure pandemiche” ha evidenziato la dottoressa Romina Moavero della neurologia dello sviluppo del Bambino Gesù- .

Il sonno in questa fascia di età è cruciale per migliorare apprendimenti, abilità cognitive, scolastiche e anche sociali” ha aggiunto Moavero.

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