Docente tutor e orientatore, difficoltà nel reperire le figure professionali. Costarelli (ANP): “Mancanza di chiarezza sulle attività da svolgere”

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Le nuove figure del docente tutor e del docente orientatore, introdotte con i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), stanno trovando difficoltà nell’essere reperite.

Malgrado la scadenza imminente stabilita dall’amministrazione centrale, molti istituti scolastici stanno riscontrando ostacoli nel trovare le figure professionali richieste, e ciò non sembra dipendere da una questione economica.

“Diversi dirigenti scolastici si trovano nella necessità di convincere il personale docente ad assumere queste nuove responsabilità”, secondo quanto riportato da Mario Rusconi, presidente dell’Associazione presidi di Roma.

Inoltre, vi sarebbe una resistenza da parte dei sindacati tradizionali, che vedono in questi nuovi ruoli un disturbo al sistema scolastico tradizionale e una diversificazione retributiva.

Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, non è sorpreso dalle difficoltà riscontrate e sottolinea come la problematica sia legata alla necessità di sostenere gli studenti nella scelta dei percorsi formativi e di evitare l’abbandono degli studi.

Cristina Costarelli, preside del liceo scientifico Newton e presidente di Anp Lazio, conferma che la risposta dei colleghi non è stata immediata, con la principale obiezione che riguarda la mancanza di chiarezza sulle attività da svolgere e il tempo necessario.

Malgrado queste difficoltà, il Ministero dell’Istruzione e del Merito rimane ottimista, prevedendo che da settembre saranno operativi circa 40.000 docenti tutor e orientatori, pronti ad affiancare gli studenti delle scuole secondarie di II grado nell’elaborazione di un percorso di studi e di lavoro consapevole.

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