Troppe note sul registro, cinque alunni esclusi dalla gita scolastica. Protesta un genitore, ma la preside non ci sta: “Decisione corretta”

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Farà discutere la decisione presa da un istituto comprensivo in provincia di Rovigo. Un genitore, il cui figlio frequenta la quinta primaria, ha espresso la sua frustrazione dopo che a suo figlio è stata negata la partecipazione a una gita scolastica a Padova a causa di troppe note disciplinari sul suo registro.

Così come segnala il Corriere del Veneto, il padre ha espresso il suo disappunto non solo per la decisione presa, ma anche per il fatto di non aver ricevuto un rimborso completo per la gita, pur avendo già pagato in anticipo. Nonostante il suo disaccordo, non ha sollevato dubbi o ipotesi ulteriori riguardo i motivi che potrebbero aver portato all’esclusione del figlio dalla gita. “Mi pare una decisione troppo severa, in fondo parliamo di un bambino all’ultimo anno”, ha affermato. “Non credo che vi siano motivi così gravi per lasciarlo a casa dalla gita”.

La prospettiva del dirigente scolastico dell’Istituto, tuttavia, differisce significativamente. Secondo il dirigente, la classe del bambino includeva cinque studenti che avevano creato problemi con il loro comportamento negli anni precedenti. Per questo motivo, all’inizio dell’anno scolastico, la scuola aveva concordato con i genitori un massimo di quattro note sul registro come soglia disciplinare, al di sopra della quale l’alunno sarebbe stato escluso dalla gita scolastica.

Il figlio del genitore tunisino, insieme ad altri quattro compagni, ha superato questo limite di note e, di conseguenza, il gruppo è stato escluso dalla gita al laboratorio didattico di Padova. “Dispiace che ci sia un genitore scontento, le altre quattro famiglie hanno accettato serenamente l’esclusione” ha commentato il dirigente. Secondo il dirigente, l’obiettivo di stabilire il limite delle note era quello di incoraggiare un miglioramento del comportamento degli studenti.

Riguardo al rimborso del costo della gita, il dirigente ha spiegato che verrà restituita alle famiglie una parte della quota corrispondente al costo del laboratorio didattico, che rappresenta circa la metà del totale. La restante parte del costo, relativa al viaggio in pullman, non può essere rimborsata per motivi contabili.

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