La scuola propone un questionario e spunta la casella “Gruppo etnico o razza del bambino”. Genitori protestano. I Ds: “Un test internazionale. Non si farà più”

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In un questionario di autovalutazione sul comportamento degli alunni vi era, fra le varie opzioni da compilare, la casella “gruppo etnico o razza del bambino”. Monta la polemica a Roma, all’istituto Borsi Saffi di San Lorenzo.

I genitori, si legge su Il Messaggero, sono rimasti “basiti, quella casella da riempire era agghiacciante, abbiamo provato a riderci su, paventando risposte come “alieno” o “essere umano” poi abbiamo deciso c’era poco da scherzare”.

Nei giorni scorsi – raccontano alcune mamme al quotidiano – ci hanno chiesto se volevamo partecipare su base volontaria a questo test di autovalutazione che prevede una serie di domande sul comportamento dei nostri figli. Si tratta di un questionario già particolare poiché coinvolge una fascia di età che va dai 6 ai 18 anni «quindi ci sono anche domande del tipo, mastica tabacco o usa stupefacenti, ma quella domanda ci ha spiazzati, e vorremmo venisse riformulata“.

Contattato dal quotidiano, il dirigente scolastico del comprensivo, attualmente in gita con gli studenti alla Cascata delle Marmore, spiega: “Si tratta di un questionario riconosciuto a livello internazionale, presentato dal centro clinico Marco Aurelio, per individuare processi di disturbo di apprendimento e altro. Anche l’anno scorso è stato proposto sempre alle seconde e non era successo niente. So che alcune mamme mi hanno cercato, mi rendo conto che il termine razza è un termine delicato, si tratta della traduzione letterale statunitense, forse abbiamo peccato tutti di ingenuità poiché noi certo non siamo gli Usa”.

Il test -prosegue il Ds – era stato accompagnato da un incontro con i genitori e nessuno pose problemi, ora ho interessato anche le insegnanti del caso e il responsabile dell’associazione che dice che non possono modificare una traduzione riconosciuta a livello internazionale. Purtroppo ripeto è un problema di cultura differente. Ma se è stata sollecitata la sensibilità di alcuni genitori ci metteremo al riparo per l’anno prossimo. Come? Se non è possibile modificare la traduzione, non si farà più il questionario”.

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