Troppo caldo nelle classi: bambini febbricitanti e insegnanti sull’orlo dello svenimento. Accade in un asilo nido a Firenze

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La polemica infuria in un asilo nido a Firenze, dove genitori e insegnanti si lamentano della mancanza di un adeguato sistema di climatizzazione.

Nonostante il restauro in chiave eco-sostenibile del 2008, con il ricorso a fonti rinnovabili come i pannelli fotovoltaici, il plesso continua a soffrire di temperature eccessive nelle giornate estive. Bambini e staff si trovano a fronteggiare condizioni di caldo umido insopportabili.

Le testimonianze dei genitori raccontano di bambini febbricitanti e insegnanti sull’orlo dello svenimento. Il sopralluogo di un consulente di sicurezza del lavoro, tuttavia, non ha portato alla soluzione sperata. Il suggerimento di installare ventilatori addizionali nelle zone di riposo e di lasciare aperte le finestre durante la notte per rinfrescare le classi ha indignato genitori e insegnanti, e ha acceso un dibattito politico.

Enrico Meriggi ha evidenziato la potenziale pericolosità di lasciare le finestre aperte durante la notte, non solo per il rischio di ingresso di animali, ma anche per possibili furti. Il consigliere, contattato da La Nazione, ha promesso di sollevare la questione con l’amministrazione comunale, accusata di non ascoltare le richieste di genitori e lavoratori. Un climatizzatore sembra essere l’unica soluzione valida, ma l’amministrazione sembra riluttante a prendere tale decisione.

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