Pagamento supplenti in ritardo, ma il fisco pretende le tasse. “Mi hanno chiesto 299 euro di trattenute dello stipendio non percepito”

WhatsApp
Telegram

L’ultimo appello ieri da parte del deputato del PD, Anthony Barbagallo che ha denunciato ritardi nei pagamenti del personale ATA e Docente precario, denunciando un sistema che denota problematiche risalenti a lunga data.

Nel frattempo il Ministro ha promesso un intervento per risolvere il problema con una soluzione strutturale, non una pezza.

Ma nel frattempo i precari, oltre a non ricevere lo stipendio, devono difendersi dal fisco, che chiede loro le tasse. Almeno secondo quanto racconta oggi al quotidiano Il Resto del Carlino una docente precaria.

Si tratta di una maestra della scuola primaria statale delle Marche, che ha svolto un incarico temporaneo come insegnante supplente. Il contratto, di breve durata, si è esteso dal 25 settembre al 23 dicembre. Una esperienza, racconta, che l’ha collocata in una realtà sconcertante, condivisa da migliaia di supplenti nel settore dell’istruzione: per quattro mesi, nessuno ha ricevuto lo stipendio.

A ciò però si aggiunge il paradosso, sul portale Noipa, racconta “ci viene chiesto di pagare le tasse relative al modello 730/23. Queste avrebbero dovuto essere trattenute direttamente dallo stipendio, ma a causa dell’insufficienza delle somme spettanti per il periodo fiscale, ciò non è stato possibile. Ciò significa che, nonostante la mancanza di pagamento, si aspettano da noi il saldo delle tasse, ammontante a circa 299 euro“.

Mi preoccupo che la prossima mossa sia il sequestro di beni personali, – afferma – come l’auto o la casa

Una situazione che purtroppo si ripresenta quando i ritardi si fanno così consistenti. La macchina del Fisco, in ogni caso, non si ferma.

Stipendio supplenti brevi, pagamenti in ritardo. Ma nel frattempo viene chiesto di pagare con F24 tasse dichiarazione redditi 730/2023

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri