Docente arrestato per detenzione e spaccio di hashish e marijuana. Chiesto un anno di carcere, ma il giudice lo assolve: “Il fatto non sussiste”

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Farà discutere quanto accaduto a un insegnante, originario della provincia di Rimini. Così come segnala la stampa locale, il docente, arrestato per detenzione e spaccio di hashish e marijuana, è stato successivamente assolto dal tribunale monocratico di Rimini con la formula “perché il fatto non sussiste”, delineando un interessante precedente giuridico e sociale.

Durante il processo, il professore ha sostenuto che l’acquisto di una quantità di droga superiore al normale fosse motivato unicamente da una questione di convenienza economica, negando qualsiasi coinvolgimento nello spaccio. La sua posizione socioeconomica stabile – supportata da un lavoro e da un contesto familiare benestante – è stata portata come argomento a supporto della sua estraneità alle dinamiche dello spaccio di sostanze stupefacenti. La difesa ha portato al verdetto di assoluzione, evidenziando la complessità della distinzione tra uso personale e detenzione ai fini di spaccio.

L’arresto era scaturito da un controllo di routine effettuato dalla Squadra di Pg della Polizia locale di Rimini, durante il quale il professore è stato fermato mentre passeggiava in centro con la compagna. Il sospetto iniziale è nato dall’odore di uno spinello, che ha portato a una perquisizione personale e successivamente domiciliare. Quest’ultima ha rivelato la presenza di ulteriori sostanze stupefacenti all’interno dell’abitazione, quantificabili in oltre 36 grammi di marijuana e circa 230 grammi di hashish, oltre a sostanze da taglio.

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