Gli studenti al Ministro: “Occupazioni sono momenti di partecipazione, Valditara ascolti la nostra proposta”

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“Come Uds siamo estremamente contrari alla riforma della condotta, ma anche a tutta la narrazione che il ministro Valditara sta portando avanti sui movimenti partecipativi delle occupazioni e autogestioni. Se gli studenti e le studentesse di questo paese sentono l’esigenza di occupare, di alzare la voce, e di esprimersi su quelli che sono i problemi della scuola, il ministro dovrebbe ascoltare, cosa che finora non ha fatto”.

Lo afferma all’Adnkronos Alice Beccari, membro esecutivo nazionale Unione degli Studenti in merito alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, su ‘chi occupa e danneggia deve essere bocciato’.

Noi come Uds, una proposta concreta per una scuola diversa, alternativa ce l’abbiamo: costruita dal basso con studenti e studentesse di tutto il paese, a partire dalle assemblee nelle scuole, dai collettivi e dai movimenti regionali e nazionali. Un modello di scuola alternativo che il ministro non può non vedere, o far finta che non esista, proprio perché gli studenti nel momento in cui occupano stanno alzando la propria voce per essere ascoltati. – continua Beccari – Le occupazioni e le autogestioni sono momenti di partecipazione dal basso e sono estremamente formativi per i cittadini del futuro. E’ inaccetabile per noi che la volontà, le opinioni, e la partecipazione dal basso come sono i momenti di autogestione e occupazione siano dal ministro trattati in maniera repressiva e, in questo modo non riesce a costruire un ascolto attivo di quelle che sono le esigenze degli studenti“.

“Noi di Uds, il 16, 17 e 18 febbraio saremo in assemblea nazionale con il titolo ‘Non è un’utopia’ per mettere in pratica questo modello alternativo di scuola. In quei giorni costruiremo delle vere e proprie lezioni e abbiamo invitato la politica e la stampa per documentare questo tipo di lavoro e invitiamo e vorremmo che sia presente anche il ministro Valditara perché anche lui veda che un modello di scuola differente e costruito sull’ascolto delle esigenze degli studenti è possibile, se non necessario“, conclude Beccari.

L’obiettivo di Valditara si delinea sempre più: una scuola silenziata a suon di legge e repressione. Attaccare le occupazioni significa attaccare la libertà d’espressione degli studenti“.

Afferma all’Adnkronos Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi in merito alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, su ‘chi occupa e danneggia deve essere bocciato’.

“Le occupazioni esistono perché mancano gli spazi di partecipazione, perché la voce degli studenti rimane troppo spesso inascoltata, perché i costi dell’istruzione sono troppo alti, perché mancano spazi dove poter fare assemblea, perché l’edilizia è fatiscente. – sottolinea Notarnicola -Inoltre, tante occupazioni si sviluppano in maniera assolutamente pacifica. L’intento di Valditara è la sola repressione del dissenso! Ci attiveremo nelle scuole del Paese per dare una risposta!“.

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