Supplente da ottobre a febbraio e ancora niente stipendio, lo sfogo della docente: “Aspetto circa 9mila euro lordi. Calpestati i miei diritti”

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Ancora problemi di pagamenti per i supplenti brevi e saltuari. A Fanpage.it un’altra insegnante ha raccontato di non aver ricevuto ancora le retribuzioni spettanti per il lavoro svolto.

Il mio contratto – spiega la docente – è partito il 13 ottobre e si è concluso giovedì 29 febbraio. Non ho ricevuto alcun stipendio, nemmeno la tredicesima mensilità. Mi rendo conto che la mia situazione è diversa da quella delle mie colleghe. Mio marito infatti ha un lavoro e ho due figli adolescenti. A differenza loro quindi ho altre entrate economiche“.

Ciò non toglie però il fatto che ci sia stato negato un diritto costituzionale – tuona la supplente – . Siamo lavoratrici che hanno sempre svolto il proprio incarico: io non ho mai fatto un’ora di assenza. Ho portato a termine il mio impegno e contratto per me stessa e perché tengo alla mia dignità“, ha precisato.

In questo caso il problema del mancato pagamento sarebbe in capo all’istituto scolastico dove l’insegnante ha prestato servizio come supplente, dato che recentemente sono stati sbloccati i pagamenti inviati alle scuole da girare direttamente ai docenti con contratto a tempo determinato. Al momento, infatti, la scuola non avrebbe autorizzato il pagamento, racconta la docente: “È stato calpestato un diritto sacrosanto. Per me non è la prima esperienza di insegnamento, ma una cosa simile non mi è mai capitata. Ho lavorato per scuole pubbliche, per aziende e anche da libera professionista“.

In passato ho lavorato per un anno intero con un contratto simile a quello che ho avuto in questi cinque mesi, ma non ho mai avuto alcun problema“, insiste la donna.

L’insegnante ha fatto i conti e ad oggi, le spetterebbero “più o meno novemila euro lordi“.

Il Ministero: niente ritardi. Si lavora ad una soluzione definitiva

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, pochi giorni fa, ha infatti evidenziato che non ci sono stati ritardi. Grazie alla collaborazione tra MI e MEF, tra gennaio e febbraio sono stati liquidati ratei per circa 386,25 milioni di euro, inclusi i pagamenti dei collaboratori scolastici Pnrr fino a gennaio 2024.

Su un piano generale, il Ministero dell’Istruzione e del Merito sta lavorando a un pacchetto di proposte per risolvere definitivamente i cronici ritardi nei pagamenti delle supplenze brevi, che si verificano soprattutto nel secondo semestre dell’anno. Le proposte sono state predisposte su indicazione del ministro Giuseppe Valditara e sono attualmente al vaglio del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

“Le misure, sulle quali sono in corso delle valutazioni in sinergia con il MEF, contengono una serie di importanti semplificazioni che presuppongono modifiche legislative, amministrative e innovazioni tecnologiche. Nei proficui incontri con i tecnici del Ministero dell’Economia si sono inoltre concordate soluzioni per garantire nel frattempo la regolarità dei pagamenti delle supplenze brevi fino al mese di giugno, assicurando dunque la continuità per il presente anno scolastico”, ha detto il Ministro nelle scorse settimane.

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