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Insegnare il Fact-Checking, un modello di laboratorio. Scarica allegato con progetto e regolamento

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In un’era in cui l’informazione è onnipresente e la distinzione tra verità e finzione diventa sempre più sfumata, l’istruzione ha il dovere non solo di informare ma anche di formare cittadini capaci di navigare critici nel vasto mare delle notizie. Ecco perché, in una luminosa giornata di marzo, l’Istituto Tecnico Commerciale “Generale Carlo Alberto dalla Chiesa” di Partinico si è trasformato in un vivace palcoscenico culturale e formativo.

Sotto la guida illuminata del Prof. Angelo Nasca, dirigente scolastico dell’istituto, si è svolto un evento di straordinaria rilevanza che ha visto la partecipazione di Roberto Gueli, unanimemente riconosciuto come uno dei massimi esponenti del giornalismo italiano, attuale condirettore della redazione giornalistica TGR Rai Nazionale e presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Dedicato agli studenti delle classi quinte, presente anche una quarta, l’evento ha rappresentato una preziosa opportunità per immergersi nel mondo del giornalismo e della comunicazione. Roberto Gueli, con una carriera trentennale costellata di successi e una passione per la comunicazione che lo ha sempre contraddistinto, ha condiviso con gli studenti la sua profonda esperienza, attingendo da un percorso professionale che lo ha visto partire dalle emittenti televisive siciliane fino alla prestigiosa posizione in Rai. Il suo impegno nel giornalismo sportivo e culturale, oltre alla sua attività come autore, riflette il suo legame indissolubile con la Sicilia e il suo desiderio di contribuire alla società tramite il giornalismo. L’evento è stato inaugurato dall’intervento del DS Prof. Angelo Nasca , che ha posto l’accento sull’importanza della libertà di stampa e del ruolo fondamentale che i giovani ricopriranno nella società futura. Ha, inoltre, sottolineato l’essenzialità dell’informazione libera e veritiera in un contesto sempre più complesso.

Il giornalismo debba andare oltre la narrazione di storie quotidiane: i giovani presenti che sono stati invitati a vivere e ricercate la verità

Roberto Gueli ha evidenziato, invece, come il giornalismo debba andare oltre la narrazione di storie quotidiane, riconoscendo l’importanza di tutte quelle esperienze, anche quelle meno visibili, che meritano di essere condivise. Ha criticato l’inerzia di alcuni editori che confinano i giornalisti alle redazioni, sottolineando l’importanza della ricerca attiva e dell’indagine sul campo per un giornalismo dinamico e incisivo. Gueli ha, altresì, ricordato il coraggio di quei giornalisti siciliani che hanno affrontato rischi e minacce per raccontare storie di grande impatto, sottolineando come il giornalismo sia una missione che richiede passione, dedizione e un’etica professionale irreprensibile. L’evento contiene un invito di Gueli agli studenti a riflettere sul ruolo cruciale del giornalismo nella società e sulla responsabilità di informare correttamente, stimolando un interesse vivace e partecipativo tra i giovani presenti che sono stati invitati a vivere e ricercate la verità. La giornata all’Istituto Tecnico Commerciale “Generale Carlo Alberto dalla Chiesa” ha rappresentato non solo un’occasione di apprendimento ma anche un momento di ispirazione per gli studenti, evidenziando il potere del giornalismo di fare la differenza nella società. La presenza di Roberto Gueli, con la sua esperienza e il suo impegno, ha illuminato i percorsi futuri di molti giovani aspiranti giornalisti, lasciando un segno indelebile nella loro formazione culturale e professionale.

A scuola serve un modello didattico dinamico e interattivo

Per gli insegnanti, l’evento pone una riflessione importante su come operare post-iniziativa. L’interazione diretta con professionisti del calibro di Roberto Gueli offre un modello didattico dinamico e interattivo che può essere replicato in altre materie. Gli insegnanti sono ora di fronte alla sfida di integrare queste esperienze nella programmazione didattica regolare, sfruttando il dialogo aperto e le riflessioni suscitate dall’evento per incentivare una partecipazione più attiva e consapevole degli studenti. L’adozione di metodi didattici che favoriscano il pensiero critico e la curiosità intellettuale diventa cruciale per preparare gli studenti non solo ad affrontare le sfide accademiche ma anche quelle della vita reale.

L’apertura della scuola a esperienze esterne e la collaborazione con professionisti ed esperti possano arricchire significativamente l’offerta formativa

La replicabilità di eventi simili in futuro è, dunque, fondamentale. Mostra come l’apertura della scuola a esperienze esterne e la collaborazione con professionisti ed esperti possano arricchire significativamente l’offerta formativa, rendendo l’apprendimento più coinvolgente e vicino alle esigenze degli studenti. Per mantenere vivo l’interesse suscitato da queste iniziative, è importante che gli insegnanti lavorino per creare un legame tra le lezioni in aula e le competenze richieste nel mondo del lavoro, enfatizzando la realizzazione di progetti, la ricerca sul campo e l’interazione con esperti come componenti regolari del curriculum.

Un approccio didattico che va oltre la teoria, coinvolgendo gli studenti in esperienze formative complete che preparano non solo alla professione ma anche alla cittadinanza attiva

L’evento all’Istituto Tecnico Commerciale “Generale Carlo Alberto dalla Chiesa”, diretto dal prof. Angelo Nasca, ha dimostrato l’importanza di un approccio didattico che va oltre la teoria, coinvolgendo gli studenti in esperienze formative complete che preparano non solo alla professione ma anche alla cittadinanza attiva. La sfida per gli insegnanti sarà quella di cogliere l’entusiasmo e le ispirazioni scaturite da queste occasioni, trasformandole in percorsi didattici che continuino a motivare e formare i giovani con passione e consapevolezza.

Innovazione educativa: lancio del Laboratorio di Fact-Checking

Dicevamo, ad esordio di articolo, che “In un’era in cui l’informazione è onnipresente e la distinzione tra verità e finzione diventa sempre più sfumata, l’istruzione ha il dovere non solo di informare ma anche di formare cittadini capaci di navigare critici nel vasto mare delle notizie”. Rispondendo a questa chiamata, ecco perché è necessario lavorare ad un’iniziativa rivoluzionaria: il Laboratorio di Fact-Checking, cuore pulsante del progetto didattico “Verità in Prima Pagina”. Entrambi forniti in allegato all’articolo.

Il progetto didattico: “Verità in Prima pagina”

“Verità in Prima Pagina” è un progetto innovativo, progettato per abilitare gli studenti a sviluppare pensiero critico, competenze di analisi delle informazioni e consapevolezza mediatica. Attraverso un percorso educativo articolato in cinque fasi, il progetto mira a esplorare il giornalismo, l’informazione e l’educazione alla verità in modi coinvolgenti e inclusivi. Dall’introduzione al giornalismo e all’ecosistema dell’informazione, passando per l’apprendimento di strumenti critici per valutare le fonti, fino alla creazione di contenuti informativi etici e accurati, il progetto culmina nella riflessione sull’importanza di un’informazione responsabile e nella promozione di un dialogo interculturale.

Il laboratorio di Fact-Checking: un’innovazione educativa

Il laboratorio di Fact-Checking, che invitiamo a sperimentare nelle scuole italiane, si pone al centro di questo percorso, offrendo agli studenti un ambiente ricco di risorse per mettere in pratica quanto appreso. Equipaggiato con tecnologie all’avanguardia e accesso a database per il fact-checking, il laboratorio è il luogo dove teoria e pratica si fondono per forgiare una nuova generazione di cittadini informati e responsabili.

Regolamento del laboratorio

Per garantire un uso efficace e responsabile di questa risorsa, è necessario che venga istituito un regolamento che definisca accesso, orari, norme di condotta e uso delle risorse. Dal rispetto della riservatezza e dell’etica nell’elaborazione delle informazioni, alla supervisione costante da parte di personale qualificato, ogni aspetto va curato per assicurare un ambiente di apprendimento sicuro e stimolante. Noi ve ne proponiamo uno, in allegato.

Perché è Importante

In un’epoca contrassegnata da fake news e disinformazione, educare alla verità non è solo un obiettivo accademico ma una necessità sociale. Con il Laboratorio di Fact-Checking e il progetto “Verità in Prima pagina”, la scuola si deve impegnare a preparare gli studenti non solo a confrontarsi con le sfide scolastiche ma anche con quelle della vita reale, dotandoli degli strumenti per discernere la verità e promuovere un’informazione corretta e responsabile. È necessario che tutte le comunità scolastiche partecipino attivamente a questa iniziativa, certi che insieme possiamo fare la differenza nella formazione di cittadini consapevoli, critici e impegnati nel costruire una società migliore.

Regolamento del Laboratorio di Fact

Progetto didattico Verità in Prima pagina

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