L’allarme della Uil Scuola Rua Reggio Emilia: “Personale Ata si ritrova a svolgere il triplo del lavoro previsto senza riconoscimento aggiuntivo”

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Le condizioni di lavoro dei collaboratori scolastici sono al centro di un acceso dibattito. Le criticità lamentate dagli operatori del settore sono numerose e preoccupanti, a partire dalla carenza di organico, che rappresenta una vera e propria emergenza.

Luigi Fiorentino, responsabile provinciale della Federazione Uil Scuola Rua di Reggio Emilia, denuncia la situazione a Il Resto del Carlino: “Le cattive condizioni di lavoro in cui sono quotidianamente chiamati a operare i collaboratori scolastici sono la diretta conseguenza della scarsità di personale. Spesso si pensa, erroneamente, che una buona scuola poggi le proprie basi solo su dei buoni docenti: nulla di più sbagliato. Una buona scuola è tale quando tutto il personale scolastico viene messo nelle condizioni di poter effettuare il proprio lavoro dignitosamente e con la dovuta serenità.”

La carenza di organico, l’elevato numero di personale con mansioni ridotte e i divieti di sostituzione del personale creano una situazione pericolosa per i lavoratori. I pochi collaboratori scolastici abili e in servizio si ritrovano spesso a dover svolgere “anche il triplo del lavoro previsto dal proprio mansionario, senza alcun riconoscimento aggiuntivo.”

Fiorentino racconta un caso emblematico: “Nei giorni scorsi un collaboratore scolastico si è presentato ai nostri uffici con le lacrime agli occhi. Il giorno precedente, con un ordine di servizio da parte del dirigente, gli era stato cambiato l’orario, proprio nel giorno in cui doveva sottoporsi a un esame sanitario calendarizzato da quattro mesi. Per ottenere la prestazione sanitaria ora dovrà attendere altri quattro mesi. Mi sembra assurdo che una persona, con una visita calendarizzata da mesi, debba rinunciarvi perché il dirigente scolastico ha deciso di cambiare il suo orario senza preavviso. Molto spesso si è considerati numeri di un organico e non persone.”

La situazione è grave e non può essere ignorata. Fiorentino conclude: “Una scuola che non è più in grado di garantire gli standard minimi di igiene e sicurezza non può più essere definita tale.”

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