La storia di Kledian, primo laureato non vedente in Informatica: “A 11 ho perso la vista. Non ho mai pensato di fermarmi e ho deciso di combattere per realizzare tutti i miei i sogni”
Un traguardo storico è stato raggiunto all’Università di Parma: Kledian Leka, 23enne di origine albanese residente a Casalmaggiore (in provincia di Cremona), è il primo studente non vedente a laurearsi in Informatica con una brillante tesi da 110 e lode.
Un esempio di tenacia e di speranza
La sua storia è un esempio di tenacia e di speranza per tutti coloro che affrontano sfide simili. A 11 anni Kledian ha perso la vista a causa di un incidente, ma non ha mai mollato. Ha frequentato il liceo, ottenendo il diploma di perito informatico con il massimo dei voti, e si è iscritto all’Università di Parma, determinato a realizzare il suo sogno di diventare un informatico.
Una tesi per l’accessibilità inclusiva
La tesi di Kledian, dal titolo “Didattica dell’informatica. Strategie e strumenti per l’accessibilità inclusiva agli studenti con disabilità visiva”, è un vero e proprio vademecum per facilitare l’apprendimento dell’informatica da parte di studenti con deficit visivi.
Un lavoro pionieristico
Non esistendo materiale didattico specifico per non vedenti, Kledian ha dovuto tradurre e convertire in braille tutti i documenti necessari per il suo corso di studi. Un lavoro pionieristico che ha portato alla creazione di una preziosa risorsa per tutti gli studenti che si trovano nella sua stessa situazione.
Un modello per le future generazioni
Kledian è consapevole di essere un modello per le future generazioni di studenti con disabilità. La sua storia dimostra che con impegno e tenacia è possibile superare qualsiasi ostacolo e raggiungere i propri obiettivi.
Un futuro radioso
Il futuro di Kledian è pieno di speranze. Lavora già come programmatore per una multinazionale e ha in programma di continuare i suoi studi con la magistrale. È inoltre iscritto all’albo nazionale dei docenti informatici e collabora con il Museo del Bijou di Casalmaggiore per la creazione di percorsi tattili.
