Caro gite scolastiche, protestano le associazioni dei consumatori: “Chi ha più di un figlio spesso si trova nella circostanza di dover scegliere chi far partire”

Da Cala Gonone a Roma, i costi dei viaggi d’istruzione 2024 assumono cifre da capogiro, mettendo a rischio la partecipazione di molti studenti. Lo denuncia Adiconsum Cagliari, che ha raccolto diverse segnalazioni da parte di famiglie preoccupate.

“Duecentoquindici euro per una notte e due giorni a Cala Gonone, 680 per due notti e tre giorni a Roma”, queste solo alcune delle cifre esorbitanti che le famiglie si trovano ad affrontare. “L’inflazione affonda pesantemente i suoi artigli nelle famiglie italiane trasformando quella che dovrebbe essere un’occasione di socializzazione e apprendimento in un momento di vergogna e delusione”, afferma il presidente di Adiconsum Cagliari Simone Girau.

“Chi ha più di un figlio spesso si trova nella circostanza di dover scegliere chi far partire. Pensate che secondo una ricerca del portale skuola.net saranno il 45% gli studenti che rinunceranno ai viaggi d’istruzione in Italia. Noi sardi a questo spesso dobbiamo aggiungere il costo di nave o aereo rendendo ancora più onerosa quest’esperienza”.

La situazione è aggravata dalle misure insufficienti del governo. “Alzare a 15mila euro l’Isee minimo per dare un contributo di 150 euro alle famiglie meno abbienti è assai poco“, sostiene Girau. “Inoltre, l’iniziativa è stata lanciata ora che la gran parte delle gite sono già programmate, e le disposizioni attuative latitano”.

Adiconsum Cagliari chiede un intervento urgente del governo per rendere i viaggi d’istruzione accessibili a tutti gli studenti. “Si potrebbero utilizzare i fondi del Pnrr per abbattere i costi, oppure prevedere un sistema di voucher per le famiglie in difficoltà“, conclude Girau. “Non possiamo permettere che l’inflazione privi i nostri ragazzi di un’esperienza formativa così importante”.