Maturità 2024 e “Capolavoro”: confusione e smarrimento tra gli studenti. La preside Ferrario: ecco alcune utili indicazioni

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L’ansia dei maturandi cresce con l’avvicinarsi dell’esame di Stato. Tra le novità introdotte quest’anno, c’è l’E-Portfolio, un contenitore digitale che raccoglie il percorso scolastico e le esperienze formative degli studenti.

All’interno dell’E-Portfolio, un elemento fondamentale è il “capolavoro”, un prodotto personale che rappresenta i progressi e le competenze acquisite dallo studente. Ma cos’è esattamente il “capolavoro” e come sceglierlo? Skuola.net ha intervistato Amanda Ferrario, preside dell’ITE “Enrico Tosi” di Busto Arsizio, per fare luce sulla questione.

Cos’è l’E-Portfolio?

L’E-Portfolio è un documento digitale che raccoglie l’intera carriera scolastica dello studente, aggiornato annualmente dalle scuole e, alle superiori, anche dagli stessi studenti. Questi ultimi devono inserire informazioni extra-curriculari, certificazioni ed esperienze che valorizzino le loro competenze.

Cos’è il “capolavoro”?

Il “capolavoro” è un prodotto personale che rappresenta i progressi e le competenze acquisite dallo studente. Può essere un elaborato, un progetto extra-scolastico, un’attività sportiva o qualsiasi altra esperienza significativa. L’importante è che racconti la storia dello studente e lo distingua dagli altri candidati.

Perché è importante?

Il “capolavoro”, insieme al Curriculum dello studente, sarà parte integrante del colloquio d’esame. Ferrario spiega: “Si potrebbe partire da lì per selezionare i materiali di partenza del confronto tra maturando e docenti. È necessario che ciò avvenga, per rendere finalmente il colloquio quella cosa che non è la semplice interrogazione sulle discipline, ma una vera valorizzazione del percorso dello studente”. 

Come scegliere il “capolavoro”?

La scelta del “capolavoro” è soggettiva. Può essere un elaborato scritto, un progetto extra-scolastico, un’attività sportiva o qualsiasi altra esperienza che metta in luce le capacità e le competenze dello studente. L’importante è che sia qualcosa di significativo e che lo distingua dagli altri.

Cosa non è un “capolavoro”?

Non sono considerati “capolavori” le tesine, i riassunti, le relazioni o le semplici narrazioni di lavori svolti in classe. Non è sufficiente raccontare un’esperienza Erasmus o un progetto di educazione civica. Il “capolavoro” deve aggiungere valore e differenziare lo studente.

Risorse disponibili

Il Ministero dell’Istruzione ha predisposto una guida su YouTube e una serie di risorse informative nella sua piattaforma per aiutare studenti e scuole a comprendere meglio l’E-Portfolio e il “capolavoro”.

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