Nativi digitali? Quasi uno studente su tre non sa scaricare un file dalla piattaforma scolastica. I commenti: “Ai ragazzi non interessa, scarsa familiarità con tastiera”
Nonostante la definizione di “nativi digitali”, una recente indagine di Save the Children rivela una preoccupante mancanza di competenze digitali di base tra i giovani studenti.
Il sondaggio, condotto su 772 ragazzi di 13 anni in diverse città italiane, ha evidenziato che:
- 29,3% non sa scaricare un file da una piattaforma scolastica
- 32,8% non sa utilizzare un browser per l’attività didattica
- 11% non è in grado di condividere lo schermo durante una videochiamata
Tali dati allarmanti, in un contesto in cui la didattica a distanza (DAD) è diventata sempre più rilevante a causa della pandemia, sollevano interrogativi sulla reale capacità dei giovani di navigare e utilizzare gli strumenti digitali in modo efficace.
Povertà educativa digitale e divario di genere
L’indagine di Save the Children mette in luce anche una correlazione tra la povertà educativa digitale e la povertà assoluta, che in Italia ha raggiunto il livello più alto dal 2005 tra i minorenni. Inoltre, emerge un divario di genere: le ragazze dimostrano maggiori competenze digitali rispetto ai ragazzi.
Esperienze e testimonianze dal web
Su Reddit, numerosi utenti hanno condiviso esperienze personali che confermano le difficoltà dei giovani con gli strumenti digitali:
- Difficoltà con operazioni di base: Alcuni studenti faticano a utilizzare un computer per compiti semplici come scrivere testi o creare presentazioni, mostrando una scarsa familiarità con tastiera e software di base.
- Resistenza all’apprendimento: Molti giovani non dimostrano interesse nell’approfondire le proprie competenze digitali, evitando di leggere messaggi di errore o di cercare soluzioni online.
- Mancanza di consapevolezza: Nonostante le difficoltà, molti si considerano “nativi digitali”, sottovalutando la propria mancanza di competenze e la necessità di apprendere.