Cariche della polizia contro studenti che manifestano per la Palestina alla Sapienza di Roma

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Circa 300 studenti pro-Palestina dei Collettivi universitari hanno dato vita a scontri all’interno dell’Università La Sapienza di Roma nel pomeriggio di oggi.

La protesta, nata in opposizione al rifiuto dell’ateneo di boicottare la collaborazione scientifica internazionale con Israele, è degenerata in momenti di tensione e violenza.

I primi tafferugli sono scoppiati quando un gruppo di manifestanti ha tentato di irrompere nel Rettorato, dove erano in corso le riunioni congiunte di Senato accademico e Consiglio di amministrazione. Respinti dalla polizia, gli studenti hanno dato vita a un corteo spontaneo all’interno della città universitaria, durante il quale uno di loro è salito sul tetto di una volante danneggiandola. Lo studente è stato fermato e portato in commissariato.

In seguito, il gruppo si è diretto verso il Commissariato di polizia all’interno dell’università, dove ha tentato un nuovo assalto. Nel corso delle concitate fasi di irruzione, un manifestante ha aggredito a calci e pugni il dirigente di polizia, procurandogli ferite. Anche questo studente è stato fermato e trattenuto dagli agenti.

Convinti che i due fermati fossero all’interno del commissariato, i manifestanti hanno tentato nuovamente di entrare con la forza, per poi dirigersi verso il vicino Commissariato San Lorenzo, dove tuttora si trovano. Durante gli scontri, due auto della vigilanza in servizio all’università sono state pesantemente danneggiate.

Il bilancio definitivo degli scontri è di due studenti fermati e un agente di polizia ferito. Ancora da quantificare i danni alle strutture universitarie.

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