Ben Jelloun: “È compito della scuola vincere la sfida di insegnare la tolleranza ai bambini”

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Il grido di dolore di Tahar Ben Jelloun risuona potente dalle pagine di “Repubblica delle Idee”. Lo scrittore franco-marocchino, con parole cariche di emozione, denuncia l’immane tragedia di Gaza, dove i bombardamenti israeliani stanno mietendo vittime innocenti, in particolare bambini.

Ben Jelloun si sente sopraffatto dalla brutalità di una guerra combattuta “ad armi impari”, dove le parole faticano a uscire di fronte al dolore. Eppure, la sua voce si leva con lucidità, analizzando il conflitto israelo-palestinese e le sue radici profonde.

Il Marocco come modello di convivenza

Di fronte all’intolleranza che infiamma il Mediterraneo, Ben Jelloun indica il Marocco come esempio di coesistenza pacifica tra diverse fedi. Ebrei, cristiani e musulmani hanno convissuto per secoli in armonia, grazie alla tolleranza e all’accoglienza del popolo marocchino.

Tuttavia, anche questo equilibrio è messo a dura prova dalla recente escalation del conflitto, con la comunità ebraica marocchina schierata a fianco di Israele.

Educazione e dialogo: la sfida per il futuro

La chiave per sconfiggere l’intolleranza, secondo Ben Jelloun, risiede nell’educazione. Bisogna partire dai bambini, insegnando loro l’amore per la libertà, la verità e il rispetto degli altri. Solo così si potrà sperare di costruire un futuro di pace e convivenza.

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