La scuola dice no agli smartphone: “Alcuni bambini sono così apatici. Non si preoccupano di niente, sono sepolti nei loro telefoni”
Andrew O’Neill, preside dell’All Saints Catholic College di Notting Hill, a ovest di Londra, ha preso una decisione radicale: vietare completamente gli smartphone a scuola.
La sua preoccupazione nasce dall’osservazione degli effetti negativi che questi dispositivi hanno sui ragazzi, creando una generazione apatica e ansiosa.
O’Neill ha raccontato al The Times di aver trovato “alcune delle cose più scioccanti” sui telefoni degli studenti, tra cui episodi di ricatto, adescamento online, sexting e cyberbullismo. La scuola aveva già vietato l’uso dei telefoni in classe nel 2016, ma ora il preside ha deciso di andare oltre, preoccupato per le capacità sociali dei ragazzi e per la loro abilità di fare amicizia nella vita reale.
Molti studenti, infatti, passano le notti a giocare online fino alle prime ore del mattino, con un impatto evidente sulle loro capacità di interazione. O’Neill ha notato una diminuzione nel contatto visivo e nella capacità di sostenere una conversazione. “Abbiamo un problema a lungo termine che dobbiamo risolvere”, ha dichiarato al The Times. “Alcuni bambini sono così apatici. Non si preoccupano di niente. Sono sepolti nei loro telefoni.”
Per contrastare questa tendenza, la scuola offrirà ai ragazzi attività alternative come dodgeball, basket, arte, teatro e cucina. L’obiettivo è quello di stimolarli a interagire tra loro, a sviluppare nuove abilità e a riscoprire il piacere della vita reale.
L’iniziativa del preside O’Neill solleva una questione importante: come trovare un equilibrio tra l’uso della tecnologia e la vita reale, soprattutto per le giovani generazioni? La sfida è aperta e la scuola di Notting Hill potrebbe essere un esempio da seguire per altre istituzioni.
