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Metodo Montessori alla conquista della scuola media. Apprendimento per scoperta e autonomia: ecco cosa è previsto

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Il metodo Montessori, un approccio pedagogico centrato sulla naturale curiosità e sull’indipendenza del bambino, potrebbe presto espandersi in Italia. Il disegno di legge Valditara Ddl 924bis recante la “Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti”, approvato dal Senato e in attesa di approvazione alla Camera, prevede infatti l’estensione di questo metodo a tutto il primo ciclo di istruzione, fino alle scuole medie.

Cos’è il metodo Montessori

Sviluppato da Maria Montessori a fine ‘800, il metodo, oggi praticato in circa 65mila scuole in 145 paesi del mondo, si basa sull’idea che il bambino impari meglio attraverso l’esperienza e l’esplorazione autonoma. L’ambiente di apprendimento è quindi fondamentale: deve essere preparato con cura, ricco di materiali stimolanti e “a misura di bambino”, per incoraggiare l’interazione e la scoperta.

Principi chiave

  • Classi di età mista: favoriscono la socializzazione e l’apprendimento tra pari.
  • Libertà di scelta: gli studenti scelgono autonomamente le attività, all’interno di opzioni definite dall’insegnante.
  • Blocchi orari ininterrotti: per sviluppare attenzione e concentrazione.
  • Ambiente didattico “a misura di bambino”: per favorire l’interazione libera e spontanea.
  • Materiale didattico autocorrettivo: per un apprendimento basato sulla scoperta e l’autovalutazione.

I benefici del metodo Montessori

Tale approccio favorisce lo sviluppo di diverse competenze, non solo cognitive:

  • Pensiero critico
  • Collaborazione
  • Risoluzione dei conflitti
  • Pianificazione
  • Empatia
  • Autostima
  • Consapevolezza
  • Intelligenza emotiva

L’estensione del metodo: sperimentazione e futuro

Se il disegno di legge verrà approvato, l’estensione del metodo Montessori sarà regolata da un decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Si tratterà di una fase di sperimentazione, che potrebbe portare all’integrazione di questo approccio nella scuola pubblica.

L’avvio sarebbe previsto dal 2025/26 e la presenza di docenti specializzati in differenziazione didattica nel metodo Montessori a seguito della frequenza di corsi di specializzazione di cui all’articolo 142, comma 5 del d.lgs. n. 297 del 1994. Il numero dei docenti sarà reperito nei limiti dei contingenti regionali di organico annualmente assegnati agli uffici scolastici territorialmente competenti, nell’ambito dell’organico dell’autonomia.

È inoltre previsto che le sezioni che abbiano avviato la sperimentazione con il decreto del Ministro dell’istruzione n. 237 del 30 luglio 2021 completino la fase sperimentale e sono disciplinate a regime. La predetta sperimentazione si intende autorizzata anche per l’anno scolastico 2024/2025.

Ai docenti di scuola secondaria di primo grado che abbiano già concluso i percorsi di formazione sul metodo Montessori di cui all’articolo 5 del decreto del Ministro dell’istruzione n. 237 del 30 luglio 2021, a seguito del superamento di specifico esame, è riconosciuto il titolo di specializzazione in differenziazione didattica nel metodo Montessori.

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