Il caso dei docenti in pensione che insegnano la lingua italiana a 27 ragazzi di otto nazionalità diverse

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Un gruppo di quattro volontarie si è unito alla scuola media Gobetti di Borgomanero, in provincia di Novara, per realizzare un corso di alfabetizzazione destinato a 27 ragazzi stranieri, arrivati ad anno scolastico già iniziato.

L’iniziativa, nata da un “Protocollo di accoglienza” dell’Ufficio scolastico, prevedeva inizialmente sei ore settimanali di potenziamento della lingua italiana. Grazie all’impegno della dirigente scolastica Giuseppa Pavone e all’inserimento dei volontari, il progetto è stato ampliato a 13 ore settimanali, coprendo l’intero anno scolastico.

Le volontarie, con background ed esperienze diverse, sono accomunate dalla passione per l’insegnamento e dal desiderio di contribuire all’integrazione dei ragazzi. Giulia, studentessa universitaria di lettere, vede l’iniziativa come un’opportunità per avvicinarsi al mondo dell’insegnamento. Elena motivata dalla propria esperienza personale di adulta tra stranieri, desidera aiutare i ragazzi a superare il disagio iniziale. Marina e Luisa, entrambe insegnanti in pensione, mettono a disposizione il proprio bagaglio di esperienza e la loro passione per l’educazione.

Le coordinatrici del progetto, Rosalba Mancuso e Aurelia Laura Moccia, sottolineano l’importanza del contributo dei volontari e dei docenti curricolari, che hanno attivato percorsi specifici per l’apprendimento della lingua italiana. La scuola si distingue per la sua attenzione alle problematiche dei ragazzi e per la creazione di un ambiente armonico, elementi fondamentali per il successo del progetto.

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