Tensione a Bologna: occupazione studentesca sfocia nella devastazione, il preside promette provvedimenti
Un tentativo di occupazione in un liceo a Bologna è degenerato in atti vandalici, costringendo il dirigente scolastico a prendere provvedimenti e a sospendere temporaneamente le lezioni per alcune classi.
Lunedì mattina, un gruppo di studenti ha chiesto un incontro con il preside per comunicare la loro intenzione di occupare la scuola. Il preside, non essendo a conoscenza della rappresentatività del gruppo, ha proposto di rinviare l’autogestione alla settimana successiva per tutelare le lezioni delle classi quinte e degli studenti impegnati in attività di recupero e progetti del Pnrr. Inoltre ha suggerito di sottoporre la proposta e la sua controproposta a un’assemblea generale.
Nonostante ciò, un nutrito gruppo di studenti ha fatto irruzione nel blocco centrale della scuola, danneggiando arredi, imbrattando le pareti con vernice spray, sottraendo alcuni computer e svuotando tre estintori a polvere.
Le conseguenze
A causa dei danni subiti, alcune aule sono rimaste inagibili, costringendo la scuola a sospendere le lezioni per le classi interessate. Solo 19 classi, situate nei blocchi B1 e B2, hanno potuto svolgere regolarmente le lezioni. Il preside ha assicurato che, salvo ulteriori imprevisti, le lezioni riprenderanno regolarmente a partire da mercoledì 24 aprile.
Il rammarico e i provvedimenti
Nella lettera inviata ai genitori, come segnala il Corriere della Sera, il preside ha espresso il suo rammarico per la “frattura nel dialogo educativo tra adulti e giovani”, sottolineando l’impegno della scuola nel “ricucire il tessuto pedagogico” della comunità scolastica. Tuttavia, ha anche chiarito che non verranno tollerati atti di vandalismo e che saranno presi provvedimenti per accertare le responsabilità individuali, richiamando gli studenti al “principio di responsabilità personale” e alla “formazione alla cittadinanza attiva”.
