Valditara: “I nuovi istituti tecnici hanno la stessa dignità dei licei”
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara è determinato a portare avanti la sua riforma degli istituti tecnici, con l’obiettivo di consentire ai giovani di entrare nel mondo del lavoro un anno prima.
La proposta prevede un percorso di quattro anni negli istituti tecnici, seguito da un biennio di specializzazione negli Istituti Tecnici Superiori (ITS).
Una riforma necessaria
Valditara difende la sua riforma dalle critiche delle opposizioni, definendole “battaglie di retroguardia”. Secondo il Ministro, questo cambiamento è fondamentale per garantire posti di lavoro ai giovani e fornire alle imprese le competenze di cui hanno bisogno.
Coinvolgimento del settore privato e internazionalizzazione
Oltre ai fondi del PNRR, Valditara chiede un maggiore coinvolgimento degli imprenditori, sottolineando che “la media di finanziamento privato nei Paesi Ocse è del 2%, in Italia è dello 0,5%”. Il Ministro ha inoltre firmato un memorandum d’intesa con la Tunisia per rafforzare la cooperazione sull’istruzione tecnica e professionale, con l’obiettivo di esportare il modello italiano in Paesi dove le imprese italiane faticano a trovare manodopera qualificata.
ITS: non una seconda scelta
Valditara combatte lo stigma che circonda gli ITS, spesso considerati un ripiego per chi non riesce ad accedere all’università. “Dobbiamo lavorare, tutti insieme, affinché l’istruzione tecnico-professionale abbia la stessa dignità dei licei e venga considerata un indirizzo formativo di serie A. L’ITS non è il luogo in cui viene accolto chi non riesce nell’ambito universitario. L’istruzione tecnico-professionale e la sua filiera sono centrali per il mondo produttivo, la stragrande maggioranza del mismatch tra domanda e offerta di lavoro viene da lì”, ha dichiarato il Ministro in risposta alle contestazioni di uno studente.
