Riforma voto in condotta e sospensioni, già si lavora ai decreti attuativi. Giudizi sintetici alla primaria: un’ordinanza fornirà indicazioni

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Nei giorni scorsi il Senato ha dato il via libera alla riforma della condotta, delle sospensioni e della valutazione alla scuola primaria. Il testo adesso dovrà passare alla Camere prima dell’ok definitivo.

Per rendere operative le modifiche fortemente volute dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, ci saranno 6 mesi per pubblicare i decreti attuativi.

Tuttavia, riporta Italia Oggi, il numero uno del dicastero di Viale Trastevere vuole rendere effettivo il nuovo impianto il prima possibile, in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico, tanto che, in base a quanto risulta, gli schemi dei decreti attuativi sarebbero già in lavorazione.

Voto in condotta e sospensione studenti

Il voto in condotta diventerà quindi più influente e sarà considerato nell’arco dell’intero anno scolastico, anziché solamente per singolo quadrimestre. Comportamenti violenti o aggressivi nei confronti di docenti, studenti e personale scolastico peseranno maggiormente.

La gravità di tali azioni potrebbe portare a conseguenze come la bocciatura, se il voto in condotta scende a cinque, o il debito scolastico in educazione civica nelle scuole superiori, se si raggiunge il sei.

Con questo nuovo impianto il Governo mira a rafforzare il valore del comportamento degli studenti e il peso del voto di condotta.

La riforma prevede anche l’introduzione di attività di cittadinanza solidale, oltre alla valutazione del comportamento espressa con un giudizio sintetico nelle scuole elementari e con voti numerici nelle scuole medie, che influiranno sulla media complessiva.

Le nuove norme, come sappiamo, modificano anche il sistema di sospensioni. Per sospensioni fino a due giorni, lo studente sarà coinvolto in attività di riflessione e approfondimento, culminanti nella produzione di un elaborato critico. Per sospensioni più lunghe, verranno assegnate attività di cittadinanza solidale.

Le linee guida del provvedimento

  • Il voto assegnato per la condotta è riferito a tutto l’anno scolastico e che nella valutazione dovrà essere dato particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti.
  • Nelle scuole secondarie di I grado si ripristina la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e farà media, modificando così la riforma del 2017.
  • La valutazione del comportamento inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivi della scuola secondaria di secondo grado.
  • Si ritiene che la misura della sospensione, intesa come semplice allontanamento dalla scuola, sia del tutto inefficace e, anzi, possa generare conseguenze negative sullo studente. Si prevede pertanto che la sospensione fino a 2 giorni dalle lezioni in classe comporti più scuola, più impegno e più studio. Lo studente sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche – assegnate dal consiglio di classe – di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento.
  • Qualora la sospensione superi i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate. La convenzione conterrà le opportune coperture assicurative.
  • Nel caso di sospensione superiore ai 2 giorni, se verrà ritenuto opportuno dal consiglio di classe, l’attività di cittadinanza solidale potrà proseguire oltre la durata della sospensione, e dunque anche dopo il rientro in classe dello studente, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità

L’altro importante capitolo del disegno di legge appena approvato in Senato è quello dedicato alla valutazione della scuola primaria, che dopo pochi anni cambia di nuovo faccia.

Il testo prevede il ritorno ai giudizi sintetici alla scuola primaria, abbandonando dunque la riforma del 2020 che prevedeva invece giudizi descrittivi.

“Basta con le definizioni incomprensibili tipo “avanzato”, “intermedio”, “base”, “in via di prima acquisizione”. Al di là del giudizio analitico, vogliamo che alle elementari le valutazioni siano chiare, semplici: ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente, gravemente insufficiente”, ha spiegato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Nelle scorse settimane, il Ministero ha più volte precisato che non si tratta di un ritorno al vecchio sistema di voti numerici.

I giudizi sintetici saranno correlati ai livelli di apprendimento raggiunti. L’obiettivo è di migliorare la comunicazione con le famiglie e di dare maggiore valore all’esperienza valutativa delle scuole.

Da sottolineare che sarà un’ordinanza ministeriale, emanata successivamente all’approvazione del disegno di legge, a stabilire ulteriormente i contorni normativi e a rendere operative le modifiche.

Estensione del metodo Montessori e Osservatorio sulla sicurezza

Tra le altre novità previste dal Ddl, l’estensione del metodo Montessori a tutto il primo ciclo di istruzione e l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, che avrà il compito di monitorare il fenomeno delle aggressioni e promuovere percorsi formativi di sensibilizzazione.

Multa per chi aggredisce il personale scolastico

Infine, il disegno di legge introduce una super multa, che può arrivare fino a 10.000 euro, per chiunque venga condannato penalmente per aggressione a presidi, docenti o personale tecnico-amministrativo. La misura si aggiunge alla legge Sasso, già in vigore, che prevede un aumento delle pene detentive per questi reati.

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