Percorsi abilitanti per “triennalisti”, Esami di Stato, 30/36 CFU post concorso. RISPOSTE AI QUESITI

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Percorsi abilitanti da 30, 36 e 60 CFU. In arrivo i decreti attuativi. Per fare il punto della situazione, la redazione di Orizzonte Scuola ha organizzato una puntata di Question Time, la rubrica di consulenza in onda sui canali social (Facebook e YouTube).

Ecco tutte le risposte alle vostre domande durante la puntata andata in onda lunedì 22 aprile alle 14:30.

Risponde Sonia Cannas

Percorsi abilitanti per i triennalisti: potresti spiegare a chi sono rivolti questi percorsi abilitanti e perché si parla di triennalisti?

Per i percorsi abilitanti, che includono tutti i percorsi a numero chiuso per diverse categorie, abbiamo

  • il percorso standard da 60 CFU per tutti coloro che hanno il titolo per insegnare in una classe di concorso o per gli iscritti a una laurea magistrale che darà accesso a una classe di concorso.

Inoltre, ci sarà

  • un percorso da 30 CFU finalizzato all’iscrizione al prossimo concorso per il 2024  poiché il percorso da sessanta CFU sarebbe eccessivamente lungo.

E ancora

  • e un percorso ridotto a trentasei CFU per chi, oltre al titolo per insegnare, possiede anche i ventiquattro CFU e
  • un altro percorso da 30 CFU per coloro che hanno tre anni di servizio svolti negli ultimi cinque anni in scuole statali o paritarie, di cui almeno un’annualità specifica per la classe di concorso richiesta o hanno partecipato al concorso straordinario bis ma non sono rientrati nella graduatoria finale. La normativa

«4-bis. Coloro che hanno svolto servizio presso le istituzioni scolastiche statali o presso le scuole paritarie per almeno tre anni, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire l’abilitazione, nei cinque anni precedenti, valutati ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124, nonché coloro che hanno sostenuto la prova concorsuale relativa alla procedura straordinaria di cui all’articolo 59, comma 9-bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, conseguono, fermo restando il possesso del titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso, l’abilitazione all’insegnamento attraverso l’acquisizione di 30 CFU o CFA tra quelli che compongono il percorso universitario e accademico di formazione iniziale, ai sensi dell’articolo 13, comma 2»;

Per quanto riguarda le attività, oltre alle attività formative curricolari i docenti del percorso formativo da 30 CFU di cui all’art. art. 13 comma 2 del Decreto Legislativo n. 59/2017 devono svolgere solo il tirocinio indiretto, come si evince dell’allegato 2

Si tratta di uno dei percorsi più attesi, perché coinvolge un numero elevato di docenti.

Si tratta verosimilmente di docenti che anno dopo anno ottengono una supplenza al 31 agosto/30 giugno da GPS e che nel 2024/25 potrebbero vedersi ancora costretti all’inserimento in seconda fascia GPS.

Se da un lato infatti i CFU da conseguire sono solo 30 + tirocinio indiretto, la data del 30 giugno 2024 indicata anche nell’ultima BOZZA dell’Ordinanza GPS come data ultima per il conseguimento del titolo, pone una grande ipoteca sulla possibilità di poter svolgere tutto in tempo utile.

I percorsi abilitanti infatti sembrano essere in dirittura d’arrivo ma i tempi tecnici per il loro avvio sono slittati continuamente e si è arrivati a ridosso del mese di maggio senza avere indicazioni precise.

Corsi abilitanti 60 CFU, siamo alla fase finale. Ministero ha contattato gli Atenei: avvio quest’anno accademico, tirocinio potrebbe slittare

Questi percorsi dovrebbero partire tutti in parallelo e si seguiranno dei piani formativi differenti secondo quanto previsto dagli allegati del DPCM firmato il quattro agosto e pubblicato il 25 settembre 2023

Percorsi abilitanti e concorso 2024 (ancora da vincere)

Il concorso 2024 è in corso di svolgimento. I nostri lettori devono fare i conti con scelte di vita e professionali non sempre semplici e il mancato rispetto della timeline rende tutto più difficile. Ecco una domanda frequente

Attivando i percorsi abilitanti, tutti gli insegnanti che hanno partecipato al concorso in regioni diverse da quella di servizio come decideranno in quale regione iscriversi, non avendo concluso il concorso.

I vincitori di concorso senza l’abilitazione per il prossimo anno scolastico 24-25 dovranno firmare un contratto a tempo determinato nella regione in cui risultano vincitori e poi affrontare il percorso abilitante. Il problema si pone solo per queste persone che nel frattempo si suppone abbiano anche superato le selezioni per accedere ai percorsi abilitanti.
A mio avviso, chi ha già iniziato un percorso abilitante e poi risulta vincitore di concorso nella stessa classe di concorso dovrebbe terminare il percorso iniziato. Se la classe di concorso è differente, dovrebbe cominciare un nuovo percorso abilitante. Sono questioni che meritano attenzione e purtroppo non sono ancora ben chiare perché manca ancora il decreto.

E ancora

Come è possibile gestire la situazione se sì è commissario degli esami di stato negli stessi giorni del percorso abilitante, a più di 200 km di distanza?

Trattandosi di un percorso formativo, i due aspetti sono separati. O si prova a chiedere alla commissione di organizzare un calendario che possa tenere conto di questi impegni, altrimenti risulterebbero assenze che bisogna poi conteggiare perché essendoci obbligo di frequenza, non è possibile fare tante assenze. Bisogna infatti seguire almeno il 70% delle attività formative.

Ricordiamo che le prove orali non possono essere interrotte per più di un giorno di assenza a disposizione di ogni commissario. Ma il problema dovrà essere affrontato in concreto, con la commissione, quando si porrà.

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