Riforma voto in condotta, Valditara: “Con un 5 lo studente verrà bocciato, già alle scuole medie, mentre con il 6 verrà rimandato a settembre”

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Il Ministro dell’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara, illustra in un’intervista a “Libero Quotidiano” i punti chiave della riforma scolastica attualmente in discussione alla Camera. Il disegno di legge, già approvato dal Senato, punta a un cambiamento culturale profondo, basato su merito, responsabilità e chiarezza.

Dalla cultura del ’68 alla cultura della responsabilità

Valditara sottolinea la necessità di superare il modello educativo ereditato dal ’68, considerato troppo permissivo e carente di valori come l’autorevolezza del personale scolastico, il rispetto dell’autorità e la responsabilità personale. La riforma, forte del mandato elettorale, intende valorizzare i talenti ma anche responsabilizzare i giovani, pretendendo impegno e responsabilità nell’interesse dello studente stesso.

Voto in condotta: centrale nel giudizio finale

Una delle novità più significative riguarda il voto in condotta, che diventerà centrale nel giudizio finale. Un 5 in condotta comporterà la bocciatura, mentre un 6 il rinvio a settembre con la stesura di un testo riflessivo e un’interrogazione sui valori costituzionali e sull’educazione civica.

Sospensione da scuola: attività di cittadinanza solidale

Anche le regole sulla sospensione saranno riviste. Gli studenti sospesi fino a due giorni dovranno recuperare le lezioni, mentre per sospensioni superiori ai due giorni saranno coinvolti in attività di cittadinanza solidale, scelte dalla scuola tra un elenco di opzioni predisposto dagli uffici scolastici regionali.

Violenza a scuola: sanzioni pecuniarie

Le valutazioni manterranno la parte descrittiva, utile per costruire il portfolio dello studente, ma saranno semplificate e più comprensibili. I giudizi sintetici saranno sostituiti da termini come “ottimo”, “buono”, “discreto”, “sufficiente” e “insufficiente”, favorendo una maggiore chiarezza sul livello di preparazione dello studente.

Polemiche e prospettive

La riforma ha suscitato critiche da parte della sinistra, che la considera un ritorno a un modello educativo autoritario. Valditara respinge queste accuse, sottolineando l’importanza di una scuola che premi il merito e responsabilizzi i giovani, fornendo loro gli strumenti per diventare cittadini attivi e consapevoli.

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