L’appello di Gratteri agli studenti: “Siate liberi di testa, studiate e non fatevi comprare”
Un incontro senza filtri quello tra il procuratore di Napoli Nicola Gratteri e gli studenti del Liceo Severi di Castellammare di Stabia. Due ore di dialogo intenso, dove il magistrato si è raccontato a cuore aperto, condividendo la sua esperienza nella lotta alla criminalità organizzata e lanciando un messaggio forte ai giovani: “Siate liberi di testa, studiate e non fatevi comprare”.
Gratteri non ha nascosto le difficoltà e i rischi del suo lavoro: “Ho paura di morire, ho razionalizzato tutto. Sono allenato a fare quello che devo, costi quel che costi”. Ma ha anche sottolineato l’importanza di seguire i propri sogni e di impegnarsi per cambiare le cose: “Inseguite il vostro sogno, studiando. Abbiamo bisogno di politici preparati, ci sono fin troppi don Abbondio e ignoranti”.
Il procuratore ha poi affrontato il tema della camorra, sottolineando la sua pervasività nel tessuto sociale: “Le mafie in alcuni territori come questo sono più forti della politica. Danno risposte 365 giorni all’anno, la gente ignorante perciò a volte si rivolge alle camorre. Noi dobbiamo cambiare questa situazione”. E ha invitato tutti a fare la propria parte, rifiutando ogni forma di compromesso: “Non bisogna offrire il caffè al camorrista. Siamo noi a mettere benzina con il nostro riconoscimento al camorrista”.
Gratteri ha spronato gli studenti a non arrendersi di fronte alle difficoltà e a credere nel valore della legalità: “Un concorso si prepara dalle scuole elementari. Esistono le raccomandazioni nelle selezioni, ma anche i posti per i figli di nessuno. Conosco luminari figli di analfabeti in ingegneria o medicina. Mio padre aveva la quinta elementare, mia madre la terza. Bisogna studiare sempre soprattutto la lingua italiana, se no sei un genio, ma non lo sai dire”.