Bonus mamme, spetta a chi lavora a scuola con 2 figli almeno (18 anni) e con il più piccolo dei due (10 anni). Le precarie possono ricorrere con Anief per recuperare fino a 3 mila euro

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I legali della rete Anief presentano i primi ricorsi per dar riconoscere il Bonus mamme alle precarie della scuola. Possibile presentare la domanda, così da poter ottenere l’esonero contributivo. Chi vuole maggiori informazioni e partecipare all’azione legale gratuita può cliccare al seguente link.

Come riporta Il Messaggero, si avrà il “Bonus mamme con lo stipendio di maggio, arretrati da gennaio compresi”.

Infatti, “con circolare AOODPRR 2244 del 26 marzo 2024 sono state fornite le istruzioni operative al fine della presentazione dell’istanza di cui alla legge 30 dicembre 2023 n. 213 (il cosiddetto “Bonus mamme”, ovvero l’esonero della contribuzione previdenziale, fino a un massimo di 3000 euro annui, per le lavoratrici madri) l’applicativo rientra nel programma per la semplificazione portato avanti da questo Ministero che ha individuato, tra le priorità strategiche, lo snellimento delle procedure amministrative e la razionalizzazione del lavoro del personale assegnato alle segreterie scolastiche”.

Anief torna a esternare la propria opposizione verso l’ingiustizia di lasciare fuori le lavoratrici precarie dal Bonus Mamme.

“Siamo pronti a ricorrere in tribunale per le madri precarie, che anzi avrebbero bisogno ancor di più di aiuti. L’esclusione illegittima delle lavoratrici con contratto a termine va a colpire ancora una volta, attuando una discriminazione psicologica ed economica, chi ha già un rapporto di lavoro precario e che necessiterebbe di maggiore attenzione”

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