Sangiuliano: “Il 25 aprile è memoria di tutti, non solo dei comunisti”

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In un’intervista a La Repubblica, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha espresso la sua visione sul 25 aprile, sottolineando come la Festa della Liberazione debba essere considerata patrimonio di tutti gli italiani, indipendentemente dal loro orientamento politico.

Sangiuliano ha ricordato il contributo fondamentale di diverse forze politiche alla Resistenza, dai Repubblicani ai socialisti, dai liberali ai monarchici, senza dimenticare le formazioni cattoliche e le Brigate Ebraiche. Inoltre ha riconosciuto la partecipazione di una minoranza comunista, che a suo avviso ha in seguito cercato di egemonizzare la narrazione della Resistenza.

Il Ministro ha poi spostato l’attenzione sul ruolo decisivo degli Alleati nella liberazione dell’Italia e dell’Europa dal nazifascismo, evidenziando in particolare la leadership di due figure di spicco della destra: Winston Churchill e Charles De Gaulle.

Sangiuliano ha anche rimarcato l’importanza della risoluzione del Parlamento Europeo del 2019, che condanna in egual misura nazismo e comunismo. A suo avviso, l’antifascismo e l’anticomunismo rappresentano due valori fondamentali per l’Europa e per l’Italia, dove il Partito Comunista, guidato da Palmiro Togliatti, fu a lungo legato all’ideologia stalinista.

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