Delirio a due
LO SPETTACOLO SOSTITUISCE "Prima della pensione"

DAL 05 OTTOBRE 2020 AL 11 OTTOBRE 2020 - Teatro Sociale

di Eugène Ionesco
traduzione Gian Renzo Morteo
regia e interpretazione, scene e costumi di Elena Bucci e Marco Sgrosso
drammaturgia del suono Elena Bucci, Raffaele Bassetti
luci Loredana Oddone
suono Raffaele Bassetti
macchinismo e direzione di scena Giovanni Macis, Viviana Rella
assistenza e cura Nicoletta Fabbri
produzione Centro Teatrale Bresciano
in collaborazione con Le Belle Bandiere e TPE Teatro Piemonte Europa

Si dice che i dialoghi tra innamorati annoino, mentre – dalle comiche di Laurel e Hardy ai film di Woody Allen – i litigi di coppia facciano tanto ridere...

Elena Bucci e Marco Sgrosso portano in scena l'irresistibile scherzo teatrale di Eugène Ionesco: una coppia – dove i protagonisti non hanno nemmeno più un nome proprio, ma sono soltanto Lui e Lei – sospesa tra le apparenti convenzioni di un naturalismo borghese e un acrobatico equilibrismo sul filo dell’assurdo.

Lui e Lei che si cercano continuamente, hanno bisogno di sapere di non essere soli, ma non possono sopportare una comunicazione diretta e autentica che non passi attraverso la colpevolizzazione dell’altro: è sempre colpa di Lui o di Lei.

Attraverso questo meccanismo Lui e Lei sono chiusi in un eterno presente, in una navicella di sicura e riconoscibile inconsapevolezza che li traghetta attraverso l’esistenza.

Soltanto i crolli e le esplosioni che sentiamo da fuori ci fanno sentire, con evidente, comica, tragica verità, come la commedia umana sia fatta di cadute e rinascite, crescite e dissoluzioni di intere civiltà.

La naturalezza con la quale Ionesco tratteggia dialoghi e situazioni della coppia chiusa in se stessa è uno strumento formidabile di analisi e di critica attraverso la risata e l'ironia, come fa Molière, come fa Goldoni.

Sospesi nella fragile stabilità di un comodo e annoiato ménage coniugale senza emozioni e senza problemi urgenti, Lui e Lei si costringono con reciproco gusto e inesausta caparbietà ad un rischioso – per quanto divertente – gioco al massacro, nel tentativo di una reciproca supremazia, condotto con quell'ancora stupefacente levità di stile della scrittura di Ionesco, che non vuole dissimulare l'inquietudine amara che scorre sotto la leggerezza apparente tra le parole, e soprattutto oltre le parole.

I loro ridicoli battibecchi, gli sciocchi trabocchetti e stratagemmi per mettersi in difficoltà,  le menzogne e gli inganni sono accompagnati dal controcanto ossessivo di un crollo universale: una guerra civile infiamma al di fuori del nido protetto dove si consuma la vacua esistenza dei coniugi, impermeabili alle bombe che esplodono, alle sparatorie e alle stragi che riecheggiano nella via, alle pareti e ai soffitti che crollano, testimonianza di un mondo esterno in profonda crisi che sta andando in frantumi di fronte all'impellenza di una metamorfosi necessaria.

E questo esterno negato – così pieno di senso e pertanto avvertito come elemento di disturbo – rende tragicomico e quasi inopportuno un dialogo intriso di banalità senza tregua, un'eloquenza logorroica fine a se stessa, che denuncia in modo spietato il suo meccanismo inceppato che continua a girare a vuoto.

Apparentemente Lui e Lei non parlano di niente di importante se non per loro, ma in realtà ci raccontano della paura della solitudine, della necessità di avere accanto un altro essere che testimoni della nostra esistenza, dell'irresistibile forza comica nascosta dentro le tragedie quotidiane che a tratti ci sembrano tanto importanti da impedirci di allargare lo sguardo al resto del mondo.

Così i due coniugi di Delirio a due ci appaiono quasi automi autistici alla commovente, ridicola, insostituibile e fallimentare ricerca della vicinanza profonda con un altro essere umano. Marionette inceppate, continuamente in bilico tra tragico e grottesco, perennemente in attesa di una felicità rimandata.

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Gli spettatori originariamente in possesso di biglietti o tagliandi di abbonamento per lo spettacolo di produzione CTB annullato a causa del lockdown Prima della pensione e che non hanno fatto richiesta di voucher hanno diritto ad assistere allo spettacolo Delirio a due.

Chi ha richiesto il voucher può utilizzarlo già per questo titolo.

Per confermare la partecipazione e definire la data contattare la biglietteria ai seguenti numeri: 030 2808600 /030 2928609 / 030 2928617, o scrivere al seguente indirizzo mail: biglietteria@centroteatralebresciano.it

Per chi desidera acquistare il biglietto è possibile prenotare telefonicamente chiamando il numero 030 2928617.
I biglietti saranno in vendita anche online sul sito vivaticket.it a partire dal 5 ottobre.


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